ANCONA – La provincia di Ancona al 31esimo posto in Italia per qualità di vita. È la fotografia scattata dal Sole 24 Ore nell’ambito dell’annuale classifica che da quasi 20 anni mette a confronto le province italiane. Sei le aree tematiche utilizzate dal quotidiano di economia e finanza per misurare il buon vivere: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, demografia e società, cultura e tempo libero. Ancona si piazza al 7 mo posto nella categoria affari e lavoro, subito dietro a Milano, mentre è 20 ma per quanto riguarda cultura e tempo libero. Per ricchezza e consumi si attesta alla 48 ma posizione, mentre per giustizia e sicurezza è 57 ma. Buon piazzamento anche nell’ambito di demografia e società dove la provincia di Ancona si classifica al 26 mo posto, mentre per ambiente e servizi è in 37 posizione.
Per quanto riguarda le altre province registra un ottimo piazzamento Ascoli Piceno 27 mo posto nella classifica generale e al 2 per quanto riguarda il parametro affari e lavoro. Macerata si classifica 32 ma in Italia subito dietro ad Ancona, mentre Pesaro-Urbino si attesta al 42 mo posto. Fanalino di coda delle province marchigiane Fermo al 50 mo posto della classifica generale. Ancona è la prima in Italia.
«Un elemento positivo e di stimolo per lavorare per il futuro, anche se guardando in parallelo gli altri dati commentati anche dalle imprese, il sistema produttivo fa sempre più fatica a tenere il passo, commenta il segretario della Cgil Ancona Marco Bastianelli – una difficoltà strutturale che noi conosciamo bene e che denunciamo da tempo».
Un piazzamento quello di Ancona al settimo posto su 107 province per affari e lavoro sul quale secondo Bastianelli pesa l’influenza del porto che registra una crescita.
«Uno dei dati che evidenzierei in positivo, anche se in termini relativi è che Ancona è la prima in Italia per il gap retributivo fra uomini e donne – prosegue il segretario – un dato importante anche se conoscendo il mondo del lavoro sappiamo che c’è ancora tantissimo da fare, ma dato che questo vale per tutte e 107 le province lo prendiamo come un dato tanto incoraggiante quanto stimolante». Più complesso secondo Bastianelli comprendere gli altri dati, come «il piazzamento per quanto riguarda la ricchezza che vede Ancona 48ma nonostante sia da sempre una delle province più ricche delle Marche anche se come regione ha sempre avuto redditi più bassi rispetto al centro-nord».
Evita facili trionfalismi il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli che però evidenzia «un indubbio miglioramento della qualità della vita del capoluogo marchigiano», come dimostrato da diverse recenti classifiche. «Un segnale che le buone pratiche condotte finora – conclude il sindaco – stanno portando la città nella direzione giusta, a conferma della bontà della scelte intraprese. Questo segnale non può che essere di stimolo a continuare nell’impegno in favore di uno sviluppo concreto del territorio, per confermare e rafforzare questa dinamica».