ANCONA – Brecce Bianche diventa un fumetto grazie a Simone Manfrini. Ventisette anni, nato ad Ancona, Manfrini è sempre vissuto a Brecce Bianche ed il legame con il suo quartiere è forte, indissolubile, un rapporto di amore-odio – dove però l’amore vince a braccia alzate e per distacco – che traspare in ognuna delle 180 tavole che compongono il libro che viene presentato domani alle ore 17 alla libreria Mondadori di Chiaravalle, dove Manfrini insegna all’istituto Podesti-Calzecchi Onesti come docente tecnico.
«Ho iniziato a fare illustrazione all’Accademia delle Belle Arti a Macerata col prof. Alessandro Baronciani, noto autore di fumetti. Brecce Bianche è un racconto a fumetti ed è la mia tesi di laurea che tutti i componenti della commissione universitaria hanno acquistato e questo mi rende particolarmente orgoglioso visto che mi sono laureato e ho anche guadagnato qualche euro».
Per Simone il disegno è una grande passione. «A due anni già disegnavo. Brecce Bianche è una storia autobiografica: ho ricostruito passo per passo tutte le tappe fondamentali della mia vita, la storia della mia famiglia e di un quartiere dove c’è la vera Ancona. Un quartiere di mezzi matti, dove vivono tanti personaggi singolari, il quartiere degli “ultimi” che in realtà sono i “primi”, perché sono le persone più autentiche. Un mio amico simpaticamente dice che a Brecce Bianche c’è l’acqua avvelenata che fa impazzire la gente». 180 tavole disegnate di getto in tre mesi, con la tecnica dell’acquerello, anche se per la definizione dei testi e la pubblicazione ce ne sono voluti quasi sette.
«Sono soddisfatto del lavoro: ogni volta che lo riguardo mi dico con un pizzico di orgoglio e di presunzione che non lo avrei potuto far meglio. Gli ho dato quel sapore che profuma di memoria coi disegni dal tratto molto sfumato. Diversi dicono che quando lo leggono “sentono i passi” del racconto, della vita: in effetti c’è un ritmo che scorre tra le pagine e mi piace molto questa sensazione. I testi sono pensati e sentiti; ho dovuto sintetizzare ma l’ho fatto riflettendo molto su ciò che desideravo mettere in evidenza.
Mi sono svelato in modo trasparente, nei rapporti coi miei genitori, con mio fratello, con gli amici. È un po’ la storia di tutti: vieni educato, cresci, vai a scuola. Ho cercato di mostrare la vita della fine degli anni Novanta e del Duemila in Italia». Il libro viene presentato domani alle ore 17 alla libreria Mondadori di Chiaravalle di Enrico Guida, in via Leopardi, 34 nell’ambito dell’iniziativa “Io leggo perché” che coinvolge gli studenti chiaravallesi del Podesti-Calzecchi Onesti.