ANCONA – “Come sopravvivere alla transizione digitale: tra fake news, hate speech, domicilio virtuale e truffe online“. E’ il titolo di un importante progetto condiviso dal Questore di Ancona e il magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche. Il progetto consiste in una serie di incontri che si svolgeranno nei territori delle circoscrizioni dei quattro Commissariati distaccati e coinvolgerà 47 Comuni, approdando con l’ultimo incontro nel capoluogo dorico. Agli incontri parteciperanno operatori della Questura e dei Commissariati, operatori del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni e la Prof. Avv. Marta Cerioni, professoressa di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università Politecnica delle Marche. A marzo si terrà una tappa a Fabriano e ad aprile a Jesi.
Ieri il primo incontro a Senigallia, presso l’Auditorium San Rocco, organizzata anche d’intesa con il Comune di Senigallia.
La conferenza si è aperta con i saluti istituzionali da parte dell’Assessore Alan Canestrari, che ha voluto sottolineare l’oramai insostituibile contributo della tecnologia, della rete e dell’intelligenza artificiale nella vita di ognuno di noi e, come insegnante, anche nella scuola, con la conseguente necessità di maggiore educazione e consapevolezza, affinché a prevalere sia sempre la cultura del rispetto. La professoressa Marta Cerioni, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico, in un excursus ha spaziato dal diritto alla verità ai discorsi d’odio, fino ad arrivare al domicilio digitale e ha ribadito come la maggiore libertà di espressione portata dalla transizione digitale non debba essere limitata, ma piuttosto supportata da chiari strumenti legislativi e in primis dalla consapevole responsabilità del singolo.
Molto seguito è stato poi il contributo dell’Ispettore Antonio Maddamma del Commissariato di di Senigallia e dell’Assistente Capo Katia Schiavoni del Centro Operativo per la Cybersicurezza della Polizia Postale e delle Comunicazioni, che hanno dimostrato quanto la Polizia sia assolutamente in prima linea contro i reati informatici e che, come ha dichiarato il Questore Cesare Capocasa, «attraverso un’articolata strategia di prevenzione e di contrasto rispetto ai fenomeni criminali, mette al centro la persona con particolare riguardo alla tutela dei più piccoli e degli anziani, principali vittime del cyberspazio». «Siamo sempre pronti e lieti di trasferire conoscenza nel territorio a favore delle persone» ha poi chiosato il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori «perché la terza missione sintetizza gli esiti della didattica e della ricerca che conduciamo nelle nostre aule e testimonia il lavoro di qualità condotto dall’Ateneo non solo per studentesse e studenti ma per tutte le persone che abitano il territorio. Un plauso anche alla collaborazione inter-istituzionale tra tutti i soggetti coinvolti che prova il forte radicamento di UNIVPM e la sinergia virtuosa in un tema transdisciplinare come quello del digitale che è oggetto, oramai da anni, dei nostri studi»