ANCONA – Nuovi espropri per il raddoppio della variante alla Statale 16, nel tratto Torrette-Falconara. «Le modifiche al progetto iniziale hanno comportato l’interessamento di maggiori superfici relative agli espropri e sono stati contattati i proprietari terrieri», ha spiegato ieri l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini, rispondendo a un’interrogazione del consigliere Daniele Berardinelli (Fi). L’opera è attesa da trent’anni ed è già finanziata dall’Anas con 233 milioni di euro, ma ha subìto diversi stop in quanto il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha chiesto delle modifiche all’Anas rispetto al progetto iniziale.
«Nel 2013 è stato posto il vincolo preordinato per l’esproprio – ha spiegato Manarini – ed è partita la procedura progettuale. Quest’opera è inserita nel piano pluriennale del contratto di programma 2013-2020 e il primo lotto che, si estende per 7,2 km, è stato presentato al Cslp il 24 febbraio 2017. A seguito di questa presentazione, il Cslp ha fatto delle prescrizioni. L’Anas ha quindi ripresentato il progetto il 27 ottobre del 2017, ma il Cslp ha presentato ulteriori prescrizioni. L’Anas sta, dunque, modificando nuovamente il progetto, con l’adeguamento sull’andamento planimetrico, la demolizione e la ricostruzione delle gallerie esistenti (Barcaglione e Orciani), l’adeguamento della piattaforma stradale e l’ottimizzazione delle distanze visuali. Questa variazione di progetto ha comportato l’interessamento di maggiori superfici di esproprio e ciò è stato comunicato ai proprietari terrieri. È stata già attivata al Ministero dell’Ambiente la procedura di valutazione preliminare, ma l’Anas proprio perché i cinque anni di validità del vincolo preordinato all’esproprio scadono ad agosto 2019, ha chiesto la proroga o la reiterazione del vincolo. Ci è stato riferito che il progetto esecutivo è in via di compimento e, per quanto riguarda la reiterazione del vincolo, i nostri uffici si sono incontrati in Regione l’11 aprile per concedere gli espropri».
«È ancora in alto mare – ha denunciato Berardinelli – la progettazione del raddoppio della variante che dovrebbe rappresentare il primo passo per il collegamento tra il porto e la grande viabilità. Perché il Comune di Ancona non ha fatto pressione affinché venisse redatto nei tempi corretti? Nonostante le passerelle dell’ex Ministro Delrio con al seguito tutto il Pd comunale e regionale in adorazione, e le fantasmagoriche conferenze stampa con annunci mirabolanti su opere e soprattutto tempi di realizzazione celerrimi, ora ci ritroviamo con il progetto da rivedere completamente e addirittura con nuovi espropri da realizzare. Chi ci rimette sono i cittadini di Ancona e soprattutto quelli di Torrette, asfissiati dall’inquinamento dei tir che assediano la parte nord della città». «Il progetto del raddoppio della variante è di competenza è dell’Anas – ha chiarito Manarini – noi lo stiamo seguendo giorno per giorno ma non possono essere addebitate al Comune responsabilità su tutto l’iter. Il progetto comunque sta andando avanti e noi abbiamo sempre sollecitato l’Anas».