Ancona-Osimo

Rapinato a 13 anni in piazza Roma, condannato dopo 10 anni il capo di una baby gang

Sei anni e 20mila euro di risarcimento per un peruviano di 29 anni che, insieme ad un gruppetto di minorenni, aveva picchiato ad Ancona il figlio di un carabiniere per portargli via 5 euro. La sentenza in primo grado è arrivata oggi (7 dicembre) per un vizio di notifica che ha fatto annullare il precedente giudizio del 2010

Foto d'archivio
Foto d'archivio

ANCONA – Preso a schiaffi e a calci lo rapinano in piazza Roma a soli 13 anni. Figlio di un carabiniere aspetta dieci anni per vedere condannato il responsabile, un peruviano di 29 anni, Jhonnatan Jesus Cabrera Fernandez. La sentenza, al collegio dei giudici presieduto da Giovanni Spinosa, è stata pronunciata oggi (7 dicembre) al tribunale di Ancona: sei anni e 20mila euro di risarcimento più le spese processuali. L’imputato però è irreperibile.

I dieci anni trascorsi per arrivare al giudizio di primo grado lo hanno reso irrintracciabile anche dal suo stesso avvocato. Il lungo tempo è stato determinato da un vizio di notifica dopo una prima condanna, a due anni e sei mesi, che era avvenuta l’8 febbraio del 2010. Il processo è dovuto ripartire da capo e ad aggravare sui tempi sono incorsi anche diversi rinvii.
I fatti risalgono al 7 aprile del 2007. Quel giorno il 13enne, che oggi ha 24 anni, si trovava con gli amici in piazza Roma. Oggi in aula ha ripercorso l’episodio raccontando di nuovo l’accaduto. «Stavo camminando quando mi è arrivato uno schiaffo da dietro le spalle – ha riferito la vittima – da dei ragazzi. Sono rimasto stordito e spaventato e così io e i miei amici ci siamo subito allontanati. Poco dopo sono stato preso di mira di nuovo. Urlavano “Ѐ lui è lui”. Poi uno del gruppetto, erano almeno in sei, mi ha buttato a terra e tutti mi hanno preso a calci. Uno di loro, minacciandomi con un pugno in faccia, mi ha detto di dargli tutto quello che avevo in tasca. Io gli ho dato 5 euro. Quell’episodio mi ha segnato, per tre mesi non sono uscito di casa e anche il mio rendimento scolastico ne ha risentito».

Il giovane ha riconosciuto l’autore della rapina da alcune foto segnaletiche e ha identificato anche gli altri della banda. Tutti minorenni ad eccezione del peruviano. Sempre oggi sono stati sentiti, come testi dell’accusa, anche gli amici che quel 7 aprile erano in compagnia del 13enne. Il peruviano, difeso dall’avvocato Giovanni Bonadies, è stato condannato a sei anni e a 20mila euro di risarcimento oltre le spese processuali ma attualmente non si trova. Il pm, Irene Bilotta, aveva chiesto la condanna a sei anni.