ANCONA – La Corte di Appello di Ancona il 3 giugno è stata teatro di un accordo istituzionale a tre per contrastare i reati tributari. Il procuratore di Ancona Monica Garulli, il comandante provinciale della Guardia di finanza di Ancona Vincenzo Amendola e il direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Ancona, Rosanna Iavagnilio, alla presenza del procuratore generale Sergio Sottani, hanno siglato un protocollo d’intesa per rafforzare la collaborazione nel contrasto delle forme più gravi di evasione fiscale, punite dalla legge come reato.
L’obiettivo è aumentare efficacia e tempestività nella lotta alle frodi fiscali e ai reati tributari relativi a imposte sui redditi e Iva. Si vuole pertanto ottimizzare il raccordo tra procedure di verifica fiscale, successivo accertamento dei tributi (quindi eventuale attivazione di speciali procedure di adesione o conciliative) e indagini penali su reati tributari.
Diventa inoltre più fluido il flusso di informazioni tra Procura, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza di Ancona, anche tramite l’uso di procedure informatizzate.
Sarà quindi più agevole individuare eventuali frodi al Fisco e favorire l’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, attraverso il sequestro per equivalente e successiva confisca dei beni di valore corrispondente alle imposte evase.