ANCONA – Da venerdì prossimo nelle Marche saranno disponibili altri dieci posti di terapia intensiva: 5 all’ospedale regionale di Torrette e 5 all’ospedale Marche Nord di Pesaro. Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
Parlando con i giornalisti a margine della seduta del Consiglio regionale, Saltamartini ha spiegato che la riapertura del Covid Hospital di Civitanova potrebbe essere presa in considerazione solo in extrema ratio, mentre al momento non c’è un numero di degenti nei reparti intensivi tale da poter riaprire la struttura dotata di due moduli da 14 letti di terapia intensiva.
Inoltre ha voluto sottolineare che in caso di riapertura questa determinerebbe «un abbassamento dei livelli di cura delle altre patologie: spostare anestesisti e internisti, specialisti da altri ospedali a Civitanova, come avvenuto la scorsa volta, comporterebbe la possibilità di sospensione di alcune sedute operatorie. Quindi Civitanova è l’extrema ratio».
«Se saremo costretti per numero di pazienti intubati in terapia intensiva, a dover aprire nuovi posti, – ha aggiunto – sicuramente il Covid Hospital è una riserva. In ogni caso il servizio sanitario e i dirigenti sono stati invitati a fare proposte operative per il nuovo piano pandemico».
Secondo Saltamartini il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva potrebbe ridursi «se alla fine di gennaio avremo raggiunto l’obiettivo di somministrare la dose booster a tutti coloro ai quali è “scaduta” la seconda dose di copertura».
Intanto nelle Marche è «record» di vaccini sottolinea l’assessore, tanto che l’11 gennaio sono state somministrate 19.012 dosi di vaccino. «Questo è stato possibile grazie al grande impegno del personale sanitario sempre in prima linea nonostante siano passati due anni dall’inizio della pandemia» ha detto. Entrando nel merito dei numeri, sono state 1.716 le prime dosi inoculate in sole 24 ore.
«Molti non si vaccinano per paura, hanno solo bisogno di spiegazioni e di essere rassicurati» ha detto. Nel dettaglio le dosi somministrate ammontano a 6.805 in provincia di Ancona, 3.735 in provincia di Pesaro Urbino, 3.238 nel Maceratese , 3.118 nell’Ascolano e 2.115 nel Fermano.
La fascia di età che ha ricevuto più prime dosi è stata quella 0-16, con 732 somministrazioni, seguita dalla fascia 50-59 con 251. Numeri spinti dalle nuove regole: fino al 15 giugno 2022 è in vigore l’obbligo vaccinale per gli over 50 e dal 15 febbraio questi stessi, dipendenti del settore pubblico e privato per accedere al luogo di lavoro saranno tenuti ad esibire il Super Green pass.
Le terze dosi sono state invece 15.419. Dalla mattinata di ieri sono partiti i messaggi indirizzati ai marchigiani con ciclo vaccinale in scadenza: si tratta di 60mila persone circa, che avevano appuntamento fissato tra febbraio e marzo, ma che con la riduzione della validità del Green pass devono sottoporsi alla vaccinazione prima.
L’assessore ha ricordato che per accelerare la vaccinazione andranno avanti anche gli open day nei fine settimana: «La strada da seguire – ricorda – è però quella della prenotazione, nel mese di gennaio ci siamo posti l’obiettivo di vaccinare 420mila cittadini».