Ancona-Osimo

Recupero farmaci scaduti e spreco alimentare, il Consiglio regionale approva la legge

«Un recupero tra il 2 e il 5% dei farmaci non utilizzati significherebbe un risparmio tra i 6 e i 15 milioni annui», dice Piergiorgio Fabbri Consigliere Regionale M5S

ANCONA- Riutilizzare i cibi non consumati e i farmaci non assunti dai pazienti. Il Consiglio regionale ieri (7 novembre) ha approvato all’unanimità la legge sullo spreco alimentare e sul recupero dei medicinali scaduti. Il percorso di condivisione del testo in commissione è durato oltre un anno, con audizioni delle realtà che sul territorio si occupano di queste problematiche. La spesa per l’acquisto dei farmaci è molto elevata: secondo l’Osservatorio Nazionale sull’impiego dei medicinali (“L’uso dei farmaci in Italia” – Rapporto nazionale 2016) nel 2016 la spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata pari a 29,4 miliardi di euro. La spesa farmaceutica territoriale pubblica è stata pari a 13.8 miliardi di euro (circa 228,7 euro pro capite), con un aumento del +3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nelle Marche la spesa lorda farmaceutica convenzionata regionale dei farmaci di classe A-SSN, nel 2016 ammonta a 288,7 ML per un importo pro-capite di 177,39 euro.

Consiglio regionale Marche
Consiglio regionale Marche

«Tutti questi farmaci però, a volte rimangono inutilizzati, e i motivi possono essere molteplici, come il variare di una terapia già prescritta, ad esempio, a causa dell’inefficacia di quella somministrata oppure per il sopraggiungere di effetti collaterali, o nei casi di decesso del paziente. Poter recuperare i farmaci non scaduti significa innanzitutto diminuirne la spesa per l’acquisto da parte della regione e dei cittadini bisognosi a cui vengono riassegnati- spiega Piergiorgio Fabbri Consigliere Regionale M5S-. Un recupero tra il 2 e il 5% dei farmaci non utilizzati significherebbe un risparmio tra i 6 e i 15 milioni annui. Inoltre, altri benefici dell’applicazione puntuale della legge sono individuabili nell’attenzione verso la solidarietà sociale e socio-assistenziale, nella diminuzione della quantità di rifiuti da smaltire (i medicinali sono rifiuti speciali) e dei relativi costi, nella prevenzione del racket del mercato nero di farmaci e medicinali».

La legge approvata in Consiglio regionale prevede anche la definizione di misure premiali per i cittadini che contribuiscano al recupero di medicinali utilizzabili. «Ora occorre stimolare la giunta ad emanare il regolamento attuativo entro i 3 mesi previsti e promuovere con decisione la capillare applicazione della legge sui territori» conclude Fabbri.