ANCONA – «Siamo assolutamente contrari ad una alleanza col Pd a livello regionale». A dirlo è Daniela Diomedi capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Ancona a margine della presentazione della nuova sede dorica in via Raffaello Sanzio 12. Secco il no della Diomedi che aggiunge: «Abbiamo all’interno del Movimento di Ancona persone disponibili a candidarsi». Grandi assenti i consiglieri regionali pentastellati (Maggi, Pergolesi, Giorgini) che avevano lavorato all’intesa col Pd. Non c’erano perché «non sono stati invitati», spiega la Diomedi.
Più morbida la posizione del deputato Maurizio Cattoi che precisa «le bocce non sono ancora completamente ferme». Nel frattempo però l’obiettivo è quello di «cercare l’alleanza eventualmente con le liste civiche e se no andare da soli per mantenere quella integrità e trasparenza sui nostri temi che sono faro di riferimento per le trattative». Né il cambio al vertice nazionale del Movimento, con Vito Crimi che ha assunto la reggenza fino al voto su Rousseau dopo le dimissioni di Di Maio, né l’esito delle regionali in Emilia Romagna potranno modificare la decisione del Movimento di non allearsi con il Pd. Sull’ipotesi Sauro Longhi candidato alla presidenza, Cattoi ha espresso l’apprezzamento per la persona «rispettabilissima» e «di spicco nell’ambito della politica amministrativa regionale», ma precisa anche che la decisione «sarà frutto di una elaborazione che ancora deve avvenire perché nella nostra faretra ci sono parecchie frecce che possono concorrere a raggiungere l’obiettivo». Ma sull’eventuale nome non ci si sbilancia.
Il senatore Mauro Coltorti ha spiegato che il Movimento si prepara alle regionali sfoderando la nuova figura del facilitatore regionale. Tre quelli eletti su Rousseau nei giorni scorsi: Il senatore Giorgio Fede, la deputata Mirella Emiliozzi e l’attivista Andrea Serafini. Loro compito sarà fare da raccordo tra parlamentari, regionali e attivisti per facilitare dialogo e scambio. «Una struttura che sta nascendo e sicuramente darà i suoi frutti» ha detto Coltorti. Il presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato ha posto l’accento sulle priorità delle regione, tra le quali indica il post sisma con la ricostruzione, le infrastrutture, la viabilità, le ferrovie, e le grandi opere sulle quali chiudere in cerchio: Quadrilatero e uscita a nord di Ancona, ma anche la San Severino-Tolentino, questioni che sta seguendo già da tempo. Prioritarie secondo Coltorti anche le criticità legate alla raffineria di Falconara. Fra aprile e maggio dell’anno scorso una serie di esalazioni odorigene avevano tenuto in apprensione la popolazione e fatto scattare le polemiche, per questo Cattoi, Coltorti e Fede hanno sensibilizzato il Ministro Costa sulla questione visto che a inizio anno è scaduta la concessione per la raffinazione.
Sulla sanità si è concentrato l’intervento del senatore Sergio Romagnoli che ha definito le criticità nelle Marche come «enormi» ed ha sottolineato l’importanza della nuova sede nel favorire la partecipazione di giovani.
Il deputato Paolo Giuliodori ha posto l’accento sulla riorganizzazione del Movimento: «Sono stati finalmente eletti i facilitatori sulla piattaforma Rousseau, un nuovo esempio di democrazia che noi diamo». Prosegue quindi l’onorevole pentastellato: «Il Movimento sta crescendo, dobbiamo cambiare moltissimo e il passo indietro di Di Maio ha dimostrato una grande maturità politica. Questo ci permetterà di avere una riorganizzazione anche a livello nazionale del vertice e sicuramente ci porterà ad essere più incisivi nelle politiche nazionali».