ANCONA – «Vogliamo concretamente che le Marche raggiungano un alto standard di vita e per questo non possiamo prescindere da un’autentica politica a sostegno della Famiglia». A dirlo è Daniele Silvetti, capolista per Forza Italia per Acquaroli Presidente nel Collegio di Ancona alle prossime elezioni regionali del 20-21 settembre.
«Da genitore e da marchigiano ritengo fondamentali e certamente condivisibili le proposte formulate dal Forum delle Associazioni Familiari delle Marche che si prefigge di fronteggiare il serio tema della “de-natalità”. L’idea è quella di rendere la Famiglia soggetto centrale nell’azione di Governo del Territorio», spiega l’avvocato anconetano.
«È fondamentale – insiste il coordinatore provinciale e vice coordinatore regionale di Forza Italia – non limitarsi a qualche contributo di sostegno economico ma tradurre all’interno del processo normativo un’opportuna filiera di provvedimenti che servano alla Famiglia ad essere maggiormente inclusa nel tessuto sociale e produttivo del territorio».
Quindi il lavoro attraverso il quale sostenerne economicamente la crescita come tema primario, ma anche i servizi sui quali potrà contare e che siano fruibili su tutto il territorio regionale senza distinzioni tra grandi e piccoli comuni della costa o dell’entroterra.
«Per raggiungere gli obietti prefissati – ha aggiunto – ritengo assolutamente funzionale l’istituzione di un’Agenzia Regionale per la Famiglia e per la Natalità che svolga un ruolo di vero e proprio osservatorio ma anche da catalizzatore di tutte le misure destinate alla Famiglia».
Secondo Silvetti, «il Bonus Famiglia è una misura che va resa strutturale, per non rischiare di ridurla ad una mera concessione isolata e priva di un piano funzionale. È necessaria una Legge Regionale che istituisca con continuità i servizi, le agevolazioni e le prerogative a cui possono accedere le Famiglie. Inoltre va prevista una fiscalità di vantaggio per le aziende (agevolazioni Irap) che prevedano premialità per i dipendenti che diventano genitori e la rimodulazione delle addizionali regionali a scalare rispetto ai carichi familiari».