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Pieralisi Jaecoo

Regionali Marche: Acquaroli incassa l’appoggio Udc, Ricci la reprimenda di M5s, Dipende da Noi e Prc

Il Presidente della Regione e il suo partito di FdI in riunione domani a Senigallia. Il candidato del Pd in partenza per un'iniziativa in bicicletta

Pieralisi Jaecoo

ANCONA – Tra una pedalata in bicicletta e una serie di riunioni per serrare la fila, ma anche con fibrillazioni tra potenziali alleati. Si chiude un’altra settimana di pre-campagna elettorale nelle Marche e le novità non mancano.

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Francesco Acquaroli

Il Presidente uscente delle Marche continua a serrare la fila della propria coalizione e, in attesa se anche Azione di Calenda possa scegliere questa parte politica, ha incassato il pieno appoggio da parte dell’Udc. Ieri 10 aprile ad Ancona, il presidente del partito Antonio De Poli, il coordinatore regionale Antonio Saccone e il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Dino Latini, sono stati compatti nel dare il loro appoggio al Governatore Acquaroli in cerca del bis. «Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, ma c’è ancora tanto da fare. Siamo quindi fiduciosi che i marchigiani premieranno il lavoro svolto dalla giunta Acquaroli. Noi come Udc puntiamo ad eleggere due consiglieri e tra questi Latini», la sintesi delle loro dichiarazioni. Dal canto suo il presidente Acquaroli è fiducioso anche grazie a questo ennesimo endorsment. «Voi siete sempre stati leali e avete dato un supporto fondamentale anche nei momenti difficili che abbiamo attraversato. Nessuno è invincibile, ma insieme possiamo essere una grande squadra e vincere il campionato», le sue parole. Domani, intanto, nuovo bagno di folla per Acquaroli, con FdI che si riunisce a Senigallia per l’iniziativa “DIRE, FARE, MARCHE”, che si terrà sabato 12 aprile alle ore 16:30 al Teatro La Fenice a Senigallia. «L’appuntamento rappresenta un importante momento di confronto e riflessione sull’attività amministrativa svolta in questi anni di governo della Regione Marche. Un’occasione per fare il punto su ciò che è stato realizzato, sulle sfide affrontate e sugli obiettivi futuri. Abbiamo scelto Senigallia non a caso: la città è uno dei simboli concreti del buon governo messo in campo dal Presidente Francesco Acquaroli e da Fratelli d’Italia, come dimostrato dalle risposte tempestive ed efficaci fornite nel difficile periodo post alluvione. Un esempio di gestione attenta, vicina ai cittadini e fondata su responsabilità, trasparenza e capacità decisionale. All’evento interverrà il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e saranno presenti i vertici regionali e amministrativi di Fratelli d’Italia», la presentazione del coordinatore di FdI Marche, Elena Leonardi.

Matteo Ricci

Il candidato del Pd e probabilmente dell’intero centrosinistra, intanto, da oggi 11 aprile parte con il mini tour in bicicletta ‘Ricucire le Marche’ per valorizzare i territori dimenticati e confrontarsi direttamente con i cittadini. «L’obiettivo è duplice: riscoprire la bellezza e il potenziale dei nostri borghi e raccogliere proposte e idee per costruire, insieme, una visione nuova per le Marche. Sanità, servizi, infrastrutture e rilancio economico saranno i temi al centro del confronto in ogni tappa del tour. La partenza è fissata per oggi alle 13 da Cantiano in direzione Fabriano, per poi fare tappa sabato a Camerino e Comunanza, concludendo il viaggio ad Arquata del Tronto. «Ho scelto dei comuni simbolo della nostra regione, delle crisi aziendali e dei disastri ambientali che hanno colpito le Marche, ma soprattutto comuni esempio della caparbietà dei marchigiani che, nonostante le difficoltà, continuano a vivere, lavorare e produrre in quei territori – dice Ricci – le aree interne devono essere il punto dal quale le Marche devono ripartire – le parole di Ricci – per tornare grandi». Candidato del Pd che deve incassare il fuoco amico, per il momento. Infatti, M5S Marche, Dipende da Noi e Partito della Rifondazione Comunista invitano tutti a fare un passo indietro per farne dieci avanti. «Stiamo lavorando per cercare di costruire un progetto comune, una proposta nuova e discontinua per le Marche. Dovremo farlo insieme, proseguendo speditamente sia nel tavolo programmatico tra le forze politiche, sia nel dialogo con le forze sociali, culturali e civili più vive delle Marche, lavorando con rispetto e coerenza, lungimiranza e sintonia. Insieme – affermano in perfetta sintonia il coordinatore regionale M5S Giorgio Fede, i coordinatori di Dipende da Noi, Roberto Mancini e Paola Petrucci, e i segretari marchigiani del PRC, Rossana Montecchiani e Gabriele Marcozzi –  si sta cercando di realizzare un programma concretamente alternativo all’oscura e fallimentare esperienza di governo nelle Marche delle destre, ma anche capace a dare risposte ai tanti problemi irrisolti del passato che hanno aperto la strada all’attuale compagine di governo.  Un programma costruito con un metodo che in regione riesca a concretizzare l’alternativa sociale e politica, a partire dai bisogni, dai conflitti e dalle aspirazioni dei marchigiani. È un segnale di speranza che ci auguriamo coinvolga sempre più anche le forze vive della nostra società che testimoniano ogni giorno, con le lotte e con le idee, il desiderio di una trasformazione della situazione data». Quindi l’attacco. «È sicuramente legittimo che il Pd abbia una propria proposta di candidato, individuato in Matteo Ricci. Ma questa non è affatto un’investitura per l’intera coalizione. Anzi, il fatto che l’europarlamentare abbia già avviato una propria personale campagna elettorale non agevola lo sforzo comune per la ricerca di un accordo unitario. Tanto più se si considerano alcune sue scelte recenti, come il voto favorevole alla relazione sul riarmo e la difesa dell’Unione Europea, che denotano un atteggiamento incongruente con l’urgenza di agire per la pace con mezzi di pace in Europa, in Italia e in ogni regione. Occorrerebbe che tutti facessero un passo indietro, per farne insieme dieci in avanti. Sobrietà di chi si mette a disposizione e si interroga sul come poter unire al meglio anime in qualche modo diverse. Si lavori tutti con il giusto metodo corale per far maturare questa unione che può e deve rappresentare una novità reale, trasformativa e coinvolgente per le Marche», concludono.