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Giunta Regione Marche, Acquaroli presenta la squadra: «Forte, autorevole e competente» – VIDEO

L'ufficializzazione ad Ancona a Palazzo Raffaello, alla presenza dei sei componenti del nuovo esecutivo. Il presidente ha fatto il punto sulle priorità nelle Marche

ANCONA – «Una giunta forte e autorevole e competente». È così che il presidente regionale Francesco Acquaroli ha presentato la sua squadra. Stefano Aguzzi, Francesco Baldelli, Mirco Carloni, Guido Castelli, Giorgia Latini e Filippo Saltamartini. I sei assessori della giunta targata Acquaroli, che affiancheranno il governatore alla guida della Regione Marche per il prossimo quinquennio sono stati ufficializzati nel pomeriggio di oggi (15 ottobre) all’ottavo piano di Palazzo Raffaello alla presenza di tutti i componenti del nuovo esecutivo. Una Giunta che di fatto ha rispecchiato le ipotesi circolate nei giorni scorsi, sia per quanto riguarda i nomi, sia per quanto riguarda lo schema di attribuzione degli assessorati: 3 alla Lega, due a Fratelli d’Italia e uno a Forza Italia. Prima di iniziare il suo discorso e presentare la squadra, il governatore ha chiesto un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa della presidente della Regione Calabria Jole Santelli (Forza Italia), deceduta per una malattia.

Il presidente Francesco Acquaroli presenta la squadra che lo affiancherà nel prossimo quinquennio

Acquaroli ha tenuto per sé le deleghe per i rapporti internazionali, comunitari, nazionali e con le comunità locali, programmazione e politiche comunitarie, turismo, porti, aeroporti e interporto, affari generali, comunicazione e informazione.

La vicepresidenza della Giunta è stata affidata a Mirco Carloni (Lega) al quale sono toccate anche le deleghe allo sviluppo economico, industria, artigianato, commercio, internazionalizzazione, fiere e mercati, pesca, agricoltura e sviluppo rurale, foreste, energia, green economy e fonti rinnovabili.

L’ex sindaco di Cingoli e già senatore Filippo Saltamartini (Lega) è l’assessore designato a sanità e tutela della salute, servizi sociali, sostegno alla famiglia, politiche per l’infanzia e gli anziani, immigrazione, polizia locale e politiche integrate per la sicurezza.

L’ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli (Fratelli d’Italia) assume le deleghe al bilancio, finanze, demanio e valorizzazione del patrimonio, credito, ricostruzione post-sisma, organizzazione del personale, società partecipate, trasporti, enti e servizi pubblici locali, aree di crisi industriale.

L’ex sindaco di Fano Stefano Aguzzi (Forza Italia) è il nuovo assessore con deleghe a lavoro e sicurezza del lavoro, formazione professionale, urbanistica, edilizia pubblica e residenziale, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile.

Francesco Baldelli (Fratelli d’Italia) ha viabilità, infrastrutture, governo del territorio, lavori pubblici, politiche per le montagne e le aree interne, mentre Giorgia Latini (Lega) lascia l’incarico alla Camera per seguire istruzione e università, diritto allo studio, cultura, sport, politiche giovanili e volontariato, pari opportunità e partecipazione.

Il primo selfie della giunta della Regione Marche guidata da Acquaroli
Il primo selfie della giunta della Regione Marche guidata da Acquaroli

Tra le priorità enunciate da Acquaroli, che il nuovo esecutivo dovrà affrontare a stretto giro di posta, pandemia, Recovery Fund e bilancio. La nuova Giunta, subito dopo la presentazione, si è già riunita per mettersi al lavoro sulle tante questioni che dovrà affrontare. Sulle polemiche relative alle aree scoperte su anconetano e fermano, senza assessore, ha spiegato che la provincia di Ancona è coperta dalla presidenza del Consiglio regionale che va a Dino Latini (Udc), mentre a coprire il fermano ci saranno incarichi nelle commissioni. Sulla questione della rappresentanza femminile in Giunta, Acquaroli ha spiegato che da «statuto si deve garantire la differenza di genere ed è garantita, come fatto anche per i territori», mettendo a disposizione «competenze comprovate». Inoltre il governatore ha annunciato che istituirà la figura di un sottosegretario che andrà ad affiancare e potenziare l’esecutivo, dove troverà spazio un rappresentante di una delle due province escluse dalla Giunta, ma ha anche precisato che dovranno prima essere apportate modifiche statutarie.

Toccando i temi caldi da affrontare, Acquaroli, sollecitato dai giornalisti sui numeri in crescita nelle Marche per infezioni da covid-19, ha dichiarato che «c’è allerta, ma non allarme», se infatti si tratta di una curva in salita sul fronte dei nuovi contagi la crescita avviene «non con lo stesso trend nel numero dei ricoverati e delle persone che sono nelle terapie intensive».

Il governatore ha precisato, «non significa che dobbiamo aspettare passivamente, dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative in termini di prevenzione e di preparazione a una eventuale seconda ondata della pandemia per evitare le conseguenze che purtroppo abbiamo visto quando il virus ci ha colti di sorpresa nello scorso mese di febbraio». Insomma bisogna essere «in allerta e farsi trovare pronti». Su una ipotesi di riapertura del Covid Hospital di Civitanova Marche, Acquaroli ha puntualizzato che «sarà riaperto quando ci saranno i requisiti per farlo, ci devono essere le condizioni reali», perché ha detto «non possiamo chiudere i reparti per portare i pazienti lì, sarebbe dannoso rispetto al normale funzionamento della sanità delle Marche».

Parlando della ricostruzione post sisma, il governatore ha posto l’accento sulla necessità di creare una filiera istituzionale costituita da governo, commissario straordinario, Regioni e Comuni interessati dalle scosse telluriche del 2016. «La garanzia della massima autorità dello Stato è un elemento molto positivo» ha sottolineato Acquaroli, per premere sull’acceleratore e dare avvio all’attesa ricostruzione.  Inoltre ha chiarito «lavoreremo con il commissario Legnini in maniera serrata, perché conosciamo le giuste richieste e le aspettative dei territori, che purtroppo vedono compromessa la loro quotidianità ormai da troppo tempo».

Un tema, quello della ricostruzione che è stato centrale nella campagna elettorale della coalizione di centrodestra che oggi è alla guida della Regione Marche. «Il sisma ha avuto una dimensione talmente grande – ha detto il presidente – , parliamo di numeri imponenti, e se non si coinvolgono i comuni nessun altro organismo può, da solo, sostituirli».

La nuova Giunta. Da sinistra Castelli, Aguzzi, Baldelli, Acquaroli, Latini, Carloni e Saltamartini