OSIMO – Arriva alle 11.15, puntuale sulla tabella di marcia, il treno del Partito Democratico con a bordo il segretario nazionale Matteo Renzi, tra i primi a scendere dalla carovana di “Destinazione Italia”, la campagna d’ascolto itinerante per le Provincie italiane partita ieri dalla stazione Tiburtina di Roma.
Il segretario Dem – maglioncino blu e camicia bianca come sua abitudine – ha fatto tappa ad Osimo accompagnato da diversi esponenti di spicco del Partito Democratico marchigiano, dagli onorevoli Morani, Carrescia e Lodolini, al sindaco di Pesaro e componente della segreteria nazionale Matteo Ricci, oltre all’onorevole e responsabile della comunicazione Dem Matteo Richetti. Ad accoglierlo in stazione una folta delegazione del Pd di Osimo, con in testa il sindaco Simone Pugnaloni, insieme al segretario del circolo cittadino Matteo Canapa, oltre ad esponenti della Giunta e dei consiglieri di maggioranza e diversi ammiratori dell’ex Premier. Matteo Renzi non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti ma prima di salire in macchina per raggiungere la sede della Lega del Filo d’Oro si è intrattenuto con un gruppo di simpatizzanti nel parcheggio della stazione, con cui ha avuto un rapido scambio di battute in tema di pensioni e di occupazione.
Dopodichè il viaggio del segretario Dem è proseguito in auto insieme al sindaco Pugnaloni verso la sede del Filo d’Oro, a Santo Stefano, dove ad attenderlo c’era il Presidente Francesco Marchesi e il Segretario generale Rossano Bartoli, che hanno fatto da ciceroni tra i locali della struttura spiegando le diverse attività svolte negli anni dall’associazione di volontariato osimana e parlando anche dell’imminente inaugurazione della nuova sede di via Linguetta.
Matteo Renzi ha incontrato gli ospiti del Filo d’Oro, tra cui anche una famiglia di Firenze con il proprio bambino, e ha avuto modo di toccare con mano questa splendida realtà di volontariato che da Osimo è diventata un punto di riferimento in tutta Italia per la disabilità.
Significativa la testimonianza di Francesco Mercurio, già Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche, parte della famiglia del Filo d’Oro ormai da diversi anni, che è intervenuto per portare all’attenzione del segretario Dem e delle istituzioni politiche presenti le istanze del mondo della disabilità.
«Cercherò di parlare in maniera chiara ed efficiente come piace a Matteo – ha esordito –. Io credo che la politica ha fatto cose buone in questi anni come la legge “Dopo di Noi”, mentre va assolutamente migliorata la legge 107 del 2010 sul riconoscimento della sordo cecità. Sono convinto del fatto che le persone disabili non debbano essere considerate semplicemente un peso, basta metterle nelle condizioni di poter rappresentare delle risorse aggiuntive per la società».
Matteo Renzi ha poi apposto la firma sul libro dei visitatori della Lega del Filo d’Oro e ha fatto una breve ma intensa sintesi delle emozioni vissute durante la propria visita. «Vi sono grato – ha dichiarato il segretario del Pd – perché questa mattinata restituisce molto del senso vero della vita e della politica, che è rivolta alla collettività. Io credo che la politica debba rappresentare un’alternativa all’avarizia, al chiudersi verso se stessi e la propria sfera di interessi. Dobbiamo avere il coraggio di tenere un cuore. La Lega del filo d’Oro è proprio questo e ci insegna cosa va fatto anche per la politica. Oggi pensavo a come sarebbe stato bello portare i miei figli qui. Sicuramente tornerò presto a trovarvi. Noi come politici dobbiamo adoperarci per fare di più e meglio. La legge sul “Dopo di noi” è un primo passo, ma nella prossima legislatura ci impegneremo a trovare un modo più semplice per agevolare chi vuole fare donazioni al volontariato; vanno bene le attuali detrazioni fiscali e il cinque per mille, ma ci vuole anche un meccanismo come l’art bonus per chi ha la possibilità di donare cifre più importanti. Sto pensando anche a chi ha la possibilità di lasciare beni e risorse in eredità ad associazioni come questa, deve poterlo fare senza ostacoli fiscali. Se penso all’Italia dei prossimi 20 anni me la immagino sicuramente ancora un Paese con risorse nel turismo, nell’enogastronomia e nella manifattura, ma l’italia ha qualcosa in più da dare rispetto ad altri Paesi e questo è il proprio patrimonio culturale e di valori. Il patrimonio umano è da sempre un elemento costitutivo del nostro Paese. Oggi ho visto Mirco, un bambino qui del Filo d’Oro che grazie all’uso della tecnologia può comunicare e ascoltare la voce del babbo. Questa è la Lega del Filo d’Oro e l’immagine più bella per l’Italia che vorrei: un Paese che restituisce il sorriso».
Terminata la visita alla sede dell’associazione osimana la visita di Matteo Renzi è poi proseguita per Recanati, dove ad attenderlo c’era il sindaco Francesco Fiordomo. Il viaggio del segretario Dem ripartirà poi in treno in direzione Arquata per far visita alle zone colpite dal sisma.