ANCONA – La rete oncologica marchigiana muove i primi passi. È stata infatti siglata una convenzione tra gli Ospedali Riuniti di Ancona e il nosocomio di Fermo, allo scopo di fornire risposte al bisogno di salute in ambito oncologico e di ottimizzare i percorsi di diagnosi e cura.
«Oggi non si può prescindere dal lavorare in rete ed è importante che i centri ad alta specializzazione si mettano a disposizione del territorio collaborando attivamente per la migliore gestione dei pazienti», ha commentato il direttore della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona – Università Politecnica delle Marche, Rossana Berardi.
Garantire ai pazienti equità e appropriatezza delle cure, razionalizzazione delle risorse, ed erogazione delle terapie vicino al domicilio del paziente. Sono questi gli obiettivi salienti della rete oncologica marchigiana.
«È ormai ampiamente documentato che le reti oncologiche migliorino la qualità delle cure ottimizzando le risorse disponibili – ha spiegato la professoressa Berardi – e recenti dati epidemiologici hanno evidenziato come nelle regioni che hanno attivato una rete oncologica, è significativamente più alta la possibilità di curare i tumori, con dati di sopravvivenza a 5 anni (che è il parametro che usualmente si misura in ambito medico) pari al 65% nelle donne e al 56% negli uomini».
Una sinergia ancora più efficace, come ha sottolineato la direttrice dell’oncologia di Ancona, quando esistono rapporti di collaborazione, stima e fiducia tra professionisti, come avviene tra l’ospedale regionale e quello di Fermo. Già dall’agosto del 2016 gli oncologi marchigiani stanno lavorando gomito a gomito con l’Agenzia Regionale Sanitaria per definire e realizzare un modello di rete oncologica regionale, che però non si era ancora formalizzata.
Uno dei punti forti della convenzione è rappresentato dalla genetica: prenderà il via, infatti, un innovativo percorso di genetica oncologica che permetterà ai pazienti e alle persone con familiarità per tumore, di poter accedere ad un counseling genetico presso l’Oncologia di Fermo senza doversi recare ad Ancona. Infatti, grazie alla rete con il Centro di genetica oncologica ad alta specializzazione di Torrette, diretto dalla professoressa Rossana Berardi, l’ospedale di Fermo potrà effettuare i prelievi per il test genetico e poi inviare i campioni di sangue direttamente ad Ancona. In questo modo pazienti e cittadini del fermano dovranno recarsi a Torrette solo per il ritiro del referto e per ricevere le raccomandazioni da seguire per i controlli successivi (che saranno svolti vicino al domicilio).