Ancona-Osimo

Retribuzioni, pensioni, assunzioni: sciopero dei Vigili del Fuoco del Conapo in tutte le Marche

Dalle 9 alle 13, i pompieri della provincia di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro incrociano le braccia per chiedere l'equiparazione retributiva e pensionistica agli altri Corpi dello Stato. Inoltre, nelle Marche mancano 80 operativi, 32 solo ad Ancona

I Vigili del Fuoco del Conapo Marche durante uno sciopero davanti Montecitorio

ANCONA- Retribuzioni, pensioni, assunzioni: nelle Marche mancano 80 pompieri di cui 32 ad Ancona. Quattro ore di sciopero oggi (9 dicembre) dalle 9 alle 13, per i vigili del Fuoco di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro. L’iniziata messa in campo dal Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, si sta svolgendo in contemporanea in tutta Italia. In questi giorni in Parlamento si discute della Legge di Bilancio e i Vigili del Fuoco chiedono con forza che siano stanziate risorse per equiparare le loro retribuzioni e pensioni a quelle degli altri Corpi dello Stato. Ad esempio, rispetto alle Forze di Polizia, i pompieri percepiscono 300 euro in meno ogni mese. Chiedono inoltre maggiore attenzione al contratto di lavoro e al riordino delle carriere.

«Rischiamo la vita come e più degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato e siamo impiegati nei servizi di pronto intervento dal giorno dell’assunzione sino al giorno della pensione, un servizio operativo che non ha eguali nello Stato- spiega Mirco Luconi, segretario regionale Conapo Marche-. Eppure siamo il Corpo più bistrattato dallo Stato, nonostante mettiamo costantemente a disposizione, come e più degli altri corpi, la nostra vita per la sicurezza dei cittadini».

Alla base della protesta anche la carenza di pompieri determinata dai tagli alle assunzioni. «In Italia mancano circa 3 mila vigili del fuoco dai 32 mila previsti. Il piano di assunzioni straordinarie inserito dal governo nella legge di bilancio ne recupera 1300 nei prossimi 5 anni, è una bella inversione di tendenza rispetto ai tagli del passato, ma ha la grave criticità di rimandare il grosso delle assunzioni troppo al futuro, infatti prevede solo 50 assunzioni aggiuntive al turnover per il 2018 in tutta Italia. Troppo poche per pensare di far fronte adeguatamente alle nuove emergenze dovute ai cambiamenti climatici, ai ripetuti terremoti, alle alluvioni, ma anche agli incendi, specie dopo la soppressione del Corpo Forestale dello Stato- spiega il sindacato-. Nelle Marche la situazione non è da meno, mancano circa 80 operativi di cui 32 nella sola Ancona».

L’adesione allo sciopero nella provincia di Ancona è dell’80% ed ha interessato la sede centrale di via Bocconi e i distaccamenti di Osimo, porto e aeroporto, oltre alle sedi di Jesi, Arcevia, Senigallia, Fabriano. Durante lo sciopero, sono comunque garantiti tutti i servizi di soccorso alla popolazione, i servizi pubblici essenziali ed i servizi di trasporto aereo, come previsto dalle norme che regolamentano gli scioperi di settore.