Ancona-Osimo

Revoca della Cets, Giancarli: «C’è preoccupazione. Ora serve rimediare»

Il consigliere del Pd chiede risposte alla giunta Ceriscioli. Con lui anche il collega Busilacchi che dice: «La perdita della Certificazione ambientale è una sconfitta per tutti»

ANCONA – La notizia è di qualche giorno: le Marche hanno perso la certificazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile (Cets) per le aree protette regionali comprese le aree di San Bartolo, Conero e Frasassi Gola della Rossa.

L’allarme è stato lanciato dall’Alleanza delle Associazioni Ambientaliste: Forum Paesaggio Marche, Lega Anti Caccia Marche, Legambiente Marche, Lupus in Fabula, Italia Nostra Marche, Pro Natura Marche, WWF Marche.

Questa mattina, martedì 10 dicembre, è stata depositata dal consigliere Pd Enzo Giancarli una interrogazione affinchè sia fatta chiarezza sulla questione.

«La revoca della certificazione Cets preoccupa – dice Giancarli – ed è necessario porvi rimedio immediatamente con scelte strategiche capaci di valorizzare l’immenso patrimonio dei parchi della nostra Regione e di favorirne lo sviluppo come destinazione distintiva di “turismo sostenibile” nel segno dell’economia circolare».

Giancarli infatti chiede quali siano le ragioni per le quali si è giunti alla revoca della Cets da parte di Bruxelles. «La Regione è stata l’unica ad avere avuto tutti i propri parchi certificati. L’ottenimento dell’importante attestato rientra infatti nella strategia regionale – dice Giancarli – che punta sulla qualità dello sviluppo ed è un importante strumento metodologico ed operativo per favorire un turismo sostenibile ma anche interessante per il mercato. Obiettivo della Carta è quello di far dialogare insieme, per condividere un progetto, i gestori di un’area protetta, gli enti territoriali, le aziende e gli operatori interessati al turismo a livello locale e i tour operator».

Inoltre il consigliere chiede di conoscere a quanto ammontano investimenti per i parchi regionali dal 2015 ad oggi e quali azioni, dal punto di vista politico e di Governo, si intendono intraprendere per rimediare. 

La Cets, elaborata dalla Federazione EuroParc, fu conferita a Bruxelles a 19 Parchi appartenenti a 7 Paesi diversi. Di questi ben 5 marchigiani: Gola della Rossa e Frasassi, San Bartolo, Conero, Sasso Simone e Simoncello, San Bartolo e Monti Sibillini.

E preoccupazione è stata espressa anche dalconsigliere regionale di Art.1, Gianluca Busilacchi che dice: «È arrivato il momento che la giunta regionale indichi esattamente che strada intende prendere sui temi ambientali magari proprio a partire dalle azioni che occorre mettere in campo per il riottenimento della certificazione. La perdita della Cets è una sconfitta per tutti – continua l’esponente di Art.1 – intanto perché le Marche, nel 2013, furono la prima ed unica Regione ad ottenere, per tutte le aree protette regionali, una certificazione così prestigiosa e utile ad aumentare l’attrattività turistica dei Parchi. Inoltre, perché certifica da un lato le difficoltà del sistema dei Parchi quando non si ragiona in una logica di rete, dall’altro dimostra la necessità di prevedere, da parte della Giunta regionale, adeguati investimenti e risorse nel Bilancio per sostenere le capacità organizzative e gestionali delle aree protette».