ANCONA – Dopo tre anni di lavori il salone delle feste di Palazzo Ferretti è stato finalmente riaperto al pubblico al termine di un accurato intervento di restauro, diretto dalla storica dell’arte Claudia Caldari e realizzato dal restauratore Romeo Bigini e dallo staff della CBR Restauri Srl, sugli affreschi del soffitto, finora attribuiti a Federico Zuccari. La rimozione delle ridipinture che si sono succedute nel corso dei secoli ha consentito di rivelare la vivida freschezza dei colori originali, riportati allo splendore del Cinquecento.
L’ausilio di tecnologie multimediali utilizzate grazie all’intervento del prof. Paolo Clini, consente al pubblico di esplorare il soffitto in modi nuovi e inusitati e di apprezzare gli esiti del restauro attraverso un confronto diretto tra la decorazione cinquecentesca originaria, ora finalmente visibile nel soffitto, e le successive fasi e modificazioni succedutesi, che avevano significativamente tradito la prima stesura. Una grande sorpresa per i visitatori, poi, è la possibilità di godere dello splendido pavimento ligneo intarsiato, temporaneamente libero dalla presenza della pedana, in vista di un prossimo intervento di manutenzione per riportarlo ai fasti originali.
«Il palazzo non è solo la sede del Museo Archeologico delle Marche – dichiara il direttore del Polo Museale delle Marche Peter Aufreiter – ma è un grande gioiello dell’architettura e il Salone delle feste di Palazzo Ferretti è la sala più bella che conosco ad Ancona. Stiamo lavorando anche a una pubblicazione sul restauro che uscirà la prossima estate. Una settimana fa sono state tolte le pedane e ora è visibile il pavimento ligneo intarsiato che sarà restaurato probabilmente a gennaio».
«Pur essendo archeologa – dichiara Nicoletta Frapiccini, direttrice del Museo Archeologico Nazionale delle Marche – ho sempre detto che l’allestimento del museo purtroppo fagocitava il palazzo. Il restauro del salone delle grottesche è il coronamento di un piccolo sogno, perché sono convinta che sia il primo tassello di un percorso che valorizzerà ancora di più il palazzo e le collezioni che ospita». Nel salone fino a poco tempo fa erano esposte tre sepolture molto importanti «provenienti da Pitino di San Severino Marche, una delle necropoli più importanti del Piceno. Ora queste sepolture si trovano nella sala immediatamente adiacente al salone».
L’intervento di restauro degli affreschi ha permesso il riemergere degli antichi colori e delle scene originali degli affreschi del salone. «È importante – continua – far avanzare la ricerca scientifica e il lavoro andrà avanti. Il 15 e il 16 aprile ci sarà infatti un importante convegno internazionale organizzato dall’Università di Urbino insieme al Polo museale delle Marche sull’opera del Tibaldi nelle Marche, perché un altro salone al primo piano di palazzo Ferretti è definito salone del Tibaldi. È un salone importante con affreschi magnifici attribuiti a Tibaldi che probabilmente è stato anche l’architetto che ha realizzato il palazzo».