Ancona-Osimo

Riapre il Rio Club (ex Sui), il Tar sospende la chiusura

Il titolare ha fatto ricorso al tribunale amministrativo dopo i sigilli posti il 4 dicembre scorso per un provvedimento del questore. Si torna a ballare a Marina Dorica. Nicolas Mobili: «Rovinata la nostra reputazione»

ANCONA – La morte della steward irlandese nelle acque del porto, il 22 novembre scorso, aveva portato il questore Claudio Cracovia a chiudere la discoteca Rio Club (ex Sui) per 20 giorni. Stando alle indagini della polizia la giovane avrebbe avuto da bere nel locale da ballo quando era già visibilmente ubriaca.

Sostenendo che le cose non stavano così la società della discoteca, con il suo legale rappresentante Nicolas Mobili, ha fatto ricorso al Tar con gli avvocati Federica Battistoni e Maurizio Miranda che hanno ottenuto una sospensiva del provvedimento.

«Accolta l’istanza di misure cautelari provvisorie e, per l’effetto, sospende l’efficacia del provvedimento impugnato a decorrere dal 14 dicembre 2019», scrive il presidente del Tar, rimandando il giudizio nel merito della questione ad un’altra udienza, quella dell’8 gennaio. La discoteca per ora può quindi riaprire. Il locale riprende la programmazione regolare da sabato prossimo con i balli latini. Domenica pomeriggio con le scuole.

Nicolas Mobili con i suoi avvocati
Nicolas Mobili con i suoi avvocati

Mobili non riteneva sussistere un nesso tra l’attività del locale (fatta chiudere il 4 dicembre scorso) ed il tragico evento della morte di Mairead Breffni O’ Connor. Sulla base di poche testimonianze raccolte, hanno sostenuto gli avvocati nel ricorso, la Questura di Ancona riteneva di poter affermare l’indubbia dinamica dell’evento in quanto alla giovane 30enne deceduta sarebbero state somministrate bevande alcoliche quando già versava in uno stato di evidente ebbrezza. Ma il Rio Club ha raccolto testimonianze dei dipendenti al lavoro quella sera e fornito foto e video in cui la ragazza appare lucida e in sé mentre si trova in discoteca a Marina Dorica.