ANCONA – Dal 10 febbraio i Musei Civici di Ancona torneranno ad offrire l’arte in presenza, affiancandola all’intensa programmazione online degli ultimi mesi. Riaprirà dunque la mostra di Letizia Battaglia alla Mole Vanvitelliana, visitabile dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19. La mostra non sarà invece visitabile nel weekend, come disposto dall’ultimo Dpcm.
Aprirà anche la Pinacoteca di Ancona che, nel frattempo, ha avviato i lavori di ristrutturazione delle sale adiacenti il chiostro monumentale e, per questo, proporrà un percorso inedito. Sarà aperta dal lunedì al giovedì, dalle 16 alle 19, e il venerdì dalle 10 alle 19. Ancora per pochi mesi, l’ingresso resta quello di Vicolo Foschi, mentre al termine dei lavori in corso tornerà ad essere su via Pizzecolli. Dal giorno della riapertura, la Pinacoteca ospiterà anche la mostra temporanea sostenuta dalla Regione Marche, di Bruno D’Arcevia, curata da Antonio Luccarini con l’Associazione Marche Atipica di Castelplanio. Anche la Pinacoteca, da disposizioni del Dpcm, sarà chiusa nei weekend. Il costo dei biglietti rimane lo stesso (4 euro intero, 3 ridotto), ma dal 10 al 19 febbraio incluso l’ingresso alla Pinacoteca sarà gratuito.
Per quanto riguarda le modalità di accesso, gli ingressi saranno contingentati secondo quanto previsto dai piani di sicurezza socio-sanitaria specifici, e avverranno previa misurazione della temperatura corporea. La prenotazione non è obbligatoria, ma è consigliata. Resta invece chiuso il Museo della Città che, data la difficoltà di coinvolgere le scolaresche, dedica questo difficile periodo ad un lavoro di restyling.
«Il sistema museale della città è in una fase di riorganizzazione e crescita – afferma l’assessore alla Cultura e Turismo, Paolo Marasca – si stanno ultimando i lavori nelle sale ed è stato varato un piano biennale di sviluppo. Nel frattempo, riapriamo con la gioia di far tornare alla luce i capolavori della Pinacoteca, che non è mai stata ferma grazie al lavoro appassionato e competente svolto dal team dei Musei Civici. La politica culturale non è solo apertura e chiusura di luoghi, infatti, ma studio, organizzazione, diffusione, tenacia, fiducia nel ruolo che arte e cultura hanno all’interno della comunità. L’invito a tutti è di avvicinarsi ai capolavori della Pinacoteca e alla bellissima mostra di Letizia Battaglia, per stare meglio subito, per stare meglio tutti».
«Da un anno – afferma Stefano Zuffi, storico dell’arte e curatore dei Musei Civici – la pandemia ostacola i contatti, gli affetti, le relazioni. Le necessarie cautele hanno determinato norme dolorosamente restrittive, che hanno costretto tutti noi a cambiare abitudini: la possibilità di tornare a frequentare i musei è ora una bella occasione per riannodare un legame con il patrimonio artistico della città e ritrovare uno spazio indispensabile di sollievo e di bellezza. La Pinacoteca Civica apre con gioia le porte, invitando i visitatori a condividere la gioia di questo momento e anche le sue difficoltà: alle prescrizioni sanitarie si aggiunge infatti l’attuale cantiere di lavoro che interessa l’ingresso principale del museo e le sale vicine, aperte sul chiostro interno.
Per rispettare la sicurezza delle persone, abbiamo dunque studiato un percorso particolare, che si snoda a partire dall’accesso di Vicolo Foschi e risale attraverso gli ambienti storici di Palazzo Bosdari, ricchi di suggestione e di valori architettonici. Poco dopo l’ingresso i visitatori incontrano un’opera fortemente identitaria, il celebre Giuramento degli Anconetani, capolavoro di Francesco Podesti, l’artista al quale il nome stesso del museo si lega. Prende poi avvio un viaggio a ritroso nel tempo: dalle forti proposte dell’arte contemporanea – cui si lega anche la presenza della mostra monografica di Bruno d’Arcevia, il dotatissimo pittore “citazionista” in dialogo con le collezioni permanenti – si risale progressivamente attraverso alcuni grandi protagonisti del Novecento, soprattutto grazie alle opere vincitrici dell’autorevole Premio Marche. I passaggi successivi toccano poi l’Ottocento, in cui primeggiano i dipinti e i grandi disegni preparatori di Francesco Podesti: ci avviciniamo al cuore della collezione, con i suoi storici capolavori e la memoria culturale della città.
Prima di una spettacolare rassegna di ritratti, ecco, una di fronte all’altra, le due grandi, elegantissime pale d’altare di Guercino. Si raggiunge poi la sala dedicata al nervoso e singolarissimo manierista marchigiano Andrea Lilli, e da qui si entra nella spettacolare sala dedicata al Cinquecento veneto, dove il più grande tesoro del museo, la splendente Pala Gozzi di Tiziano, è accompagnata dalla “Pala dell’alabarda” di Lorenzo Lotto e dalla grande e tragica Crocifissione dello stesso Tiziano. La visita si chiude con un gioiello purissimo, la Madonna col Bambino di Carlo Crivelli: un capolavoro di nitida chiarezza, da osservare con calma in ogni dettaglio: ritrovando quell’orizzonte luminoso e sereno che ci restituisce fiducia nel presente e speranza nel domani. Bentornati!».
Pinacoteca F. Podesti Ancona: Info e prenotazioni 071 2225047 (negli orari di apertura) – museicivici.ancona@gmail.com oppure compilare il modulo: https://forms.gle/ES7ZsCJFBdiUUCdN9
Mostra “Letizia Battaglia.Storie di strada”
Prenotazioni: www.letiziabattagliamostra.it
Info: 339 3117845 – mostraletiziabattaglia@gmail.com
Intanto il Museo Omero ha riaperto al pubblico, grazie al passaggio della regione Marche in zona gialla. Resta l’accoglienza nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19, ma cambiano i giorni e gli orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19, mentre resta chiuso sabato e domenica. Novità: la prenotazione è obbligatoria, chiamando o inviando un whatsapp al 335-5696985 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e durante l’orario di apertura. L’ingresso rimane contingentato per un massimo di 10 persone per sala.
Visitabile anche la mostra “Quello che doveva accadere”, un intervento personale a più voci di Giovanni Gaggia, a cura di Stefano Verri. Si tratta di un arazzo realizzato dall’artista e performer marchigiano nel quarantesimo anniversario della strage di Ustica. L’opera è corredata da una serie di contributi sonori.
Inoltre non si fermano gli eventi online del Museo Omero e, dopo il successo della prima edizione, torna “Toccare l’arte alla radio”, incontri dedicati all’arte su Slash Radio Web, la radio ufficiale dell’Unione Ciechi ed Ipovedenti italiana. Appuntamento ogni giovedì, fino all’8 aprile 2021, dalle ore 15.20 alle 16 sulla pagina Facebook o sul sito di Slash radio web. Saranno dieci le puntate curate dello staff del Museo Omero con la conduzione in diretta web della giornalista Chiara Gargioli. La prima puntata, in onda giovedì 4 febbraio, ha visto Giuliano Vangi a dialogo con Aldo Grassini. L’obiettivo è conoscere gli artisti della collezione museale in modo informale e piacevole, dedicando un’attenzione particolare alla descrizione delle opere così da rendere la comunicazione pienamente accessibile.
Con il ritorno in zona gialla, finalmente dopo tre mesi, anche il Museo diocesano di Ancona e il Museo diocesano di Osimo sono nuovamente aperti al pubblico. In base alle indicazioni dell’ultimo Dpcm, gli orari sono modificati data l’impossibilità di aprire nel fine settimana. Lo staff dei due Musei è pronto ad accogliere i visitatori tutti i venerdì dalle ore 15 alle ore 19. Il percorso è, come di consueto, guidato secondo i seguenti orari di visita: 15.15 – 16.15 – 17.15 – 18.15. Le visite rispetteranno le norme di sicurezza, tra cui il distanziamento, l’igienizzazione delle mani e l’obbligo di mascherina. Informazioni: 3208773610, www.museodiocesanoancona.it.