ANCONA- «Avevamo già considerato la possibilità di dover ripetere nel tempo la vaccinazione contro il Covid, sia perché il virus muta sia perché la copertura del vaccino dopo sei mesi si riduce». È il commento a caldo dell’infettivologo Andrea Giacometti alla notizia che secondo il ceo Pfizer, (intervistato dalla Bbc) potrebbero essere necessari richiami annuali per diversi anni.
Niente di nuovo dunque per il primario della Clinica di Malattie Infettive di Torrette secondo il quale è prevedibile che dovremo ripetere il vaccino Covid sulla scorta di quanto avviene già per il vaccino antinfluenzale, con la differenza che la protezione del primo scende trascorsi 6 mesi, ma con una dose in autunno «saremo protetti per i mesi più duri», quelli invernali.
L’infettivolo rassicura che «se si sono sopportate bene le prime due o tre dosi molto probabilmente non bisognerà temere che non sarà lo stesso per le successive».
In ogni caso afferma «anche noi medici possiamo avere timori, ma ciò che mi sento di dire a chi può avere dubbi è che bisogna avere paura della malattia e non del vaccino. Gli effetti del virus li vediamo ogni giorno nel reparto dove siamo già a 16 ricoveri sui 10 letti disponibili, abbiamo già dovuto sforare andando ad occupare un altra ala della clinica».
Tra i ricoverati nel reparto di Malattie Inferttive dell’ospedale di Torrette la metà è vaccinato, con età media oltre i 75 anni e comorbodità, mentre la fetta di non vaccinati è costituita da persone over 60 e tra loro c’è anche un 50enne in gravi condizioni.