ANCONA – «Con questo fine settimana e il ponte dell’Immacolata, inizia il periodo delle Festività Natalizie con tantissime manifestazioni che si svolgeranno nella nostra regione. Raccomando a tutti la massima attenzione perché il virus continua a girare e nell’ultima settimana con esso abbiamo registrato anche l’impatto nella crescita dei ricoveri dell’area medica». È l’appello alla prudenza rivolto dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, con l’incremento dell’occupazione ospedaliera in area medica.
Le Marche sono ancora in zona bianca grazie ad una percentuale di posti letto nei reparti non intensivi inferiore al 15%, mentre gli altri due parametri che fanno scattare la zona gialla sono già stati sforati: l’incidenza dei contagi, con soglia critica a 50 casi su 100mila abitanti vede un valore di 193,48 casi, mentre in terapia intensiva la percentuale di letti occupati è arrivata all’11,6% con soglia critica al 10%. Allo sforamento di tutti e tre i parametri scatta la zona gialla.
L’area medica negli ultimi giorni ha preso a crescere e ieri la percentuale di letti occupati era arrivata al 10%, 5 punti percentuale sotto la soglia del 15%. Se cresceranno le ospedalizzazioni non è escluso che la regione possa finire nella fascia di rischio superiore. Da qui l’appello del governatore. «È indispensabile da parte di tutti un atteggiamento responsabile e prudente per cercare di mantenere sotto controllo la curva del contagio e i conseguenti ricoveri ospedalieri» afferma, annunciando per la questa settimana l’avvio di «una campagna informativa sulla vaccinazione».
Intanto il virologo Stefano Menzo conferma che la variante Omicron nelle Marche non è stata ancora individuata, ma in ogni caso si aspetta un peggioramento del quadro epidemiologico da qui alle prossime settimane. «Andremo ancora un po’ peggiorando – afferma – sarebbe bene chiudere le scuole con un paio di settimane di anticipo, potrebbe essere utile per alleviare un po’ la situazione».
L’auspicio del virologo è quello che ci sia «una partecipazione ampia alla vaccinazione dei giovanissimi, dai 5 ai 11 anni», così da contrastare la circolazione del virus. La campagna vaccinale dei bambini prenderà avvio intorno a metà mese dopo l’ok prima dell’Ema e poi dell’Aifa (rispettivamente autorità europea e italiana del farmaco) e si snoderà tra hub vaccinali, punti vaccinali ospedalieri e pediatri.
Ai dubbi di alcuni genitori sulla possibilità di vaccinare i propri figli aggiunge: «Non c’è nessun motivo di pensare che questo vaccino possa essere diverso da tutte le altre vaccinazioni, incluse quelle che i bambini fanno nel primo anno di vita».