ANCONA – Il tema della gestione dei rifiuti in modo oculato, efficiente e sostenibile costituisce uno degli impegni ai quali un’amministrazione comunale è chiamata.
Alle amministrazioni comunali è demandata la scelta del modello di raccolta da applicare nel proprio territorio con il compito di valutare la questione nell’interesse dei propri cittadini, che raramente sono consapevoli di quanto avviene anche nelle realtà limitrofe.
Sempre più rilevante è il peso della economicità dei sistemi di raccolta nelle scelte economiche, definito dal Codice degli appalti e confermato poi dalla Corte Costituzionale. La Pubblica Amministrazione è tenuta a fornire motivazione rafforzata sulla convenienza economica in forma preventiva delle varie scelte.
Le principali città marchigiane al di sopra dei 30.000 abitanti applicano modelli di raccolta misti: Porta a Porta abbinata a Raccolta di prossimità non controllata e ad Isole Ecologiche Informatizzate che, rappresentando dal 40% al 50% dei Piani Economici dei Comuni, risulta il punto strategico da affrontare per la ricerca di efficienza ed efficacia.
Orientare le scelte significa tenere conto di tutte le tipologie di modalità di raccolta dei rifiuti possibili, valutare altre variabili come la conformazione del territorio comunale e la densità abitativa, ma sempre nel rispetto delle direttive comunitarie che promuovono il concetto di Prevenzione di produzione del rifiuto, il livello di Differenziazione per l’avvio al Riciclo e la possibilità di dare nuova vita al rifiuto quale fine ultimo dell’Economia Circolare.
Uno studio realizzato da Bain&Company e commissionato da Utilitalia, Federazione che riunisce le Aziende operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas, rappresentandole presso le Istituzioni nazionali ed Europee, si è posto l’obiettivo di analizzare la rilevanza quantitativa delle raccolte multimateriale dei rifiuti di imballaggio e, nel contempo, di censire i modelli in uso sul territorio nazionale, stante il ruolo che questa modalità rappresenta nell’ottica della sostenibilità ambientale ed economica delle raccolte finalizzate alla massimizzazione del riciclaggio.
Le indicazioni di costo evidenziano che:
- il Porta a Porta rispetto alla Prossimità stradale non controllata ha un costo medio più alto del 45%;
- il Porta a Porta ha una crescita di costo tendenziale più che doppia rispetto alla prossimità non controlla;
- Il Porta a Porta come modello di sistema di raccolta per il proprio comune si conferma molto più oneroso rispetto a quello stradale: comporta, quindi, secondo lo studio Bain&Company, un incremento di costo significativo, sia nell’immediato e sia in prospettiva, con incremento della TARI ed impatto per le tasche dei cittadini nel medio e lungo periodo.