Ancona-Osimo

Rilascio indebito di Green pass ad Ancona, il medico vaccinatore Miglietta: «Sono stato circondato da colleghi coesi e affidabili»

A parlare è Carlo Miglietta, medico ondontoiatra attivo all'hub Paolinelli che ha voluto approfondire alcuni comportamenti tenuti dall'infermiere finito al centro dell'inchiesta

La Polizia al Paolinelli di Ancona all'epoca del blitz (Foto, Polizia di Stato)

ANCONA – «Bisogna sfruttare questo momento per condurre ancora più di prima una buona campagna vaccinale, e comprendere le conseguenze e gli effetti negativi che si avrebbero con una campagna vaccinale viziata da condotte non deontologiche, anche sulle statistiche nazionali, sminuendo l’efficacia della vaccinazione». È racchiusa in queste sue parole, la motivazione che ha spinto con tutta probabilità Carlo Miglietta, medico ondontoiatra vaccinatore all’hub Paolinelli di Ancona, a voler approfondire alcuni comportamenti tenuti dall’infermiere finito al centro dell’inchiesta per l’indebito rilascio di Green pass.

Carlo Miglietta, medico vaccinatore

La vicenda è esplosa il 10 gennaio, con l’arresto dell’infermiere 51enne, attivo al centro vaccinale di Ancona, e con l’esecuzione della misura dei domiciliari verso altre quattro persone, fra le quali un avvocato, due imprenditori e un dipendente di un supermercato.

Ad insospettire inizialmente Miglietta, il quale aveva aderito volontariamente alla campagna vaccinale dal marzo 2021, il fatto che l’infermiere accoglieva e vaccinava personalmente gruppi di persone e le risposte evasive alle domande necessarie per l’anamnesi. Nei giorni successivi la scoperta di una dose di vaccino buttata dall’infermiere in un  contenitore.

Un vaso di Pandora che si scoperchia e che avrebbe spinto l’odontoiatra a voler fare chiarezza subito su quanto stava accadendo.

Nell’inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile di Ancona, coordinata dalla Procura della Repubblica, oltre ai 5 arrestati, sono indagate altre 45 persone, fra le quali ci sono richiedenti vaccinazioni fittizie per l’indebito rilascio del Green pas, giunti anche da altre regioni. I reati contestati sono corruzione, peculato, e falso ideologico.

L’odontoiatra conclude rivolgendo un pensiero ai colleghi dell’hub vaccinale: «Sono stato circondato da colleghi assolutamente coesi, preparati e affidabili».