ANCONA – Carburante, energia elettrica e prodotti alimentari, le famiglie marchigiane sono strette nella morsa dei rincari. Il caro bollette e quello del carburante registrato nell’ultimo periodo sta facendo lievitare con un effetto domino i listini di numerosi beni di prima necessità.
Guardando agli ultimi dati Istat relativi all’inflazione del mese di febbraio 2022, da evidenziare che nel mese di marzo la situazione è notevolmente peggiorata anche in seguito al conflitto bellico tra Russia e Ucraina, emerge che gli oli alimentari crescono del +18,9%, la verdura segna una crescita nel prezzo al consumo del +16,8%, mentre la pasta registra un aumento medio del +11,7%, la farina aumenta del +9% e il pesce del +6,1%.
Nel mese di febbraio l’energia elettrica ha registrato una crescita vorticosa pari al +82% rispetto al febbraio del 2021, mentre il gas segna il +64,2%. Sul fronte carburanti il gasolio cresce del + 24%, la benzina del + 21,9%. Una mazzata per le famiglie.
Come fronteggiare la situazione? Lo abbiamo chiesto a Federconsumatori che ci ha fornito una serie di consigli dedicati alle famiglie. Partendo dal caro energia, la presidente regionale dell’associazione dei consumatori, Patrizia Massaccesi, osserva che «con una serie di semplici accorgimenti è possibile limitare i consumi e quindi risparmiare».
Tra le dritte di Federconsumatori c’è quella di «staccare la presa degli apparecchi elettrici quando non vengono utilizzati: la spina della televisione, del computer, o anche del modem consumano energia elettrica anche se non sono accesi». Fondamentale poi «utilizzare gli elettrodomestici in maniera corretta, ad esempio la lavatrice può essere fatta nelle ore serali, quando l’energia costa di meno. Un altro accorgimento è quello di utilizzare il microonde invece del forno elettrico che ha consumi maggiori. Se non lo si è ancora fatto si possono cambiare le lampadine della propria abitazione sostituendole con quelle a led, che hanno consumi molto più bassi, e approfittare del bonus 110% per dotare l’abitazione del cappotto termico».
Il riscaldamento andrebbe abbassato di qualche grado, così da non superare i 20 gradi di temperatura e in presenza di stanze inutilizzate lasciare i caloriferi spenti in quei locali, oppure dotarsi delle termo valvole. «Attenzione alla dispersione di calore nelle abitazioni – spiega – gli abiti non andrebbero mai lasciati asciugare sui termosifoni perché si sottrae calore alla casa, inoltre è bene isolare attentamente porte e finestre».
Per quanto riguarda il carrello della spesa Federconsumatori invita a «non cedere alla psicosi degli acquisti nel timore di una possibile guerra o per fare scorte in vista di ulteriori rincari». Secondo l’associazione «non serve fare incetta di alimenti, specie di quelli più facilmente deperibili come farina e pasta, serve buon senso. Occorre tenere presente che in caso di una possibile estensione del conflitto, che al momento non sembra affatto probabile, basta osservare le immagini provenienti dall’Ucraina che scorrono in questi giorni sui media per rendersi conto: non vediamo persone in fuga con gli alimenti al seguito, al contrario, vediamo persone che purtroppo sono costrette a scappare con il minimo indispensabile con sé. Credo che da qui a poco il costo del carrello della spesa potrà rientrare dai rincari, per cui è inutile questa corsa all’acquisto di pasta, farina e olio».
Come combattere il caro carburante? «Facendo rifornimento nelle aree self e utilizzando i mezzi pubblici il più possibile. Ma ci sono anche delle App che possono aiutare a trovare il distributore più economico nella propria zona di residenza».