ANCONA – Dopo la stangata dei rincari legati alle vacanze estive, per i marchigiani e per gli italiani più in generale si prospetta un autunno caldo a causa dell’inflazione che non molla ancora la sua presa. A lanciare l’allarme sono le associazioni dei consumatori e degli artigiani.
Secondo Serena Cesaro di Federconsumatori Ancona, che riprende i dati dell’ONF, Osservatorio Nazionale Federconsumatori, sui consumatori in autunno si abbatterà una vera e propria «stangata». «Le famiglie – spiega – dovranno fare i conti con 252,92 euro in più di spese rispetto all’autunno 2022, ai quali se sommiamo anche i forti rincari registrati da alimenti e carburanti, si arriva a 480,12 euro in più rispetto all’anno scorso».
Caro scuola, bollette, benzina e carrello della spesa più salato, per le famiglie si prospetta un autunno nero. Secondo Federconsumatori tra settembre e novembre 2023, la stangata si tradurrà in una spesa di 2.924,70 euro, tra scuola (906,59 euro per libri, dizionari e corredo scolastico), esami e visite mediche (274,00 euro), bollette (1.144,11 euro), Tari (171 euro) e prima rata del riscaldamento (429,00 euro), ai quali aggiungere 1.594,00 euro per la spesa alimentare e 586,20 euro per la benzina.
Costi che «molte famiglie non saranno in grado di sostenere – dice Serena Cesaro – specie per chi ha un mutuo per la casa a tasso variabile. Il rischio è che molti rinuncino alle cure sanitarie e che in questa situazione si crei una paralisi dei consumi». L’associazione dei consumatori chiede un intervento al governo per calmierare i prezzi dei beni essenziali.
Il governo ha allo studio un bonus benzina per i redditi più bassi per contenere la fiammata registrata dai carburanti, dopo aver introdotto dal 1° agosto l’obbligo di esporre nelle aree di servizio cartelli con la media regionale dei prezzi e nelle stazioni di servizio autostradali la media nazionale.
L’ipotesi al vaglio dell’esecutivo nazionale sarebbe quella di introdurre una social card per il rifornimento di carburante per chi ha redditi bassi, sulla scorta di quanto fatto con la card ‘Dedicata a te’ per l’acquisto di beni di prima necessità nei negozi aderenti.
Ma l’inflazione non pesa solo sulle tasche delle famiglie. La stangata autunnale interesserà anche le imprese, che dovranno fare i conti con il caro bollette e il caro carburante che a loro volta hanno determinato ormai da mesi rincari sulle materie prime. «Le aziende appena rientrate dalla pausa estiva stanno già registrando aumenti – dice Massimiliano Santini, direttore di Cna Ancona – costi che, specie le imprese più piccole, fanno fatica a scaricare sui clienti. Lavorare sulla filiera corta può essere una strategia per evitare i tanti passaggi che fanno aumentare i costi».
Secondo Santini «il clima di tensione registrato a livello internazionale crea un quadro di incertezza che porta ad un ulteriore impennata dei prezzi. Bisogna agire su due fronti – dice – da un lato sul cuneo fiscale per lasciare qualche soldo in più nelle tasche dei consumatori e dall’altro sulla speculazione». Per il direttore di Cna Ancona per le imprese si apre un «autunno difficile, non buono per le aziende. Una dinamica sulla quale peserà anche il rallentamento dell’economia tedesca. Servono azioni da parte del governo nazionale per frenare i rialzi».