ANCONA – Le fiamme gialle del Comando Provinciale di Ancona hanno dato esecuzione a mirati controlli negli impianti di distribuzione stradale di carburanti al fine di verificare l’osservanza delle disposizioni sulla corretta applicazione dei prezzi al pubblico.
I finanzieri hanno riscontrato pratiche commerciali scorrette in materia di accise nei confronti di 9 distributori del circondario del comune di Falconara Marittima e di ulteriori 59 nei comuni di Ancona, Camerano, Monsano, Castelplanio, Fabriano, Jesi, Genga, Arcevia, Osimo, Loreto, Senigallia e Corinaldo.
Gli approfondimenti dei Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, del Gruppo di Ancona, delle Compagnie di Falconara Marittima e di Jesi e delle Tenenze di Fabriano, Osimo e Senigallia, hanno messo in luce irregolarità nei confronti di 10 gestori di impianti di distribuzione di carburante in relazione alla discordanza tra prezzi esposti e quelli effettivamente applicati ai consumatori, all’esposizione di prezzi con modalità non conformi alle disposizioni vigenti e all’ omessa comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati per ogni tipologia di carburante commercializzato attraverso il portale “Osservaprezzi Carburanti”.
A seguito dell’accertamento delle violazioni sopra menzionate e delle relative contestazioni nei confronti dei gestori delle attività commerciali trovate non in regola, i finanzieri hanno proceduto ad interessare i Comuni territorialmente competenti al fine dell’irrogazione di sanzioni amministrative che possono variare da un minimo di 516 ad un massimo di 3.098,74 euro.
L’azione messa in atto dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ancona ha la finalità di preservare la più ampia diffusione delle informazioni sui prezzi dei carburanti praticati da ogni singolo impianto di distribuzione sull’intero territorio nazionale in modo da rendere edotto il consumatore circa le variazioni di prezzo del prodotto sia in aumento che in diminuzione.
Le violazioni constatate dai Finanzieri hanno altresì messo in luce che circa il 15% degli esercizi controllati sono risultati in difetto sul rispetto delle disposizioni in materia di esposizione e comunicazione dei prezzi dei carburanti.
«Questa attività di servizio testimonia l’impegno della Guardia di Finanza quale Forza di polizia economico-finanziaria costantemente impegnata quale presidio della legalità del Paese a tutela non solo del consumatore, ma anche del suo diritto ad una trasparente informazione sui prezzi praticati sul mercato, al fine di contrastare eventuali condotte distorsive o speculative in materia di commercializzazione di prodotti petroliferi», spiegano le fiamme gialle.