ANCONA- Riqualificazione del Mercato delle Erbe, Filotea si tira indietro. Il pastificio artigianale anconetano aveva tempo fino all’8 febbraio per presentare il progetto di fattibilità corredato del piano economico finanziario ma ha deciso di rinunciare. La proposta di Filotea, che prevedeva spazi artigianali di produzione e vendita diretta di prodotti alimentari, eventi e arredi rinnovati per l’area mercato per un investimento di 2,5 milioni di euro, aveva suscitato l’interesse del Comune. Ma ora che questa ipotesi è sfumata, il Comune nei prossimi giorni ripeterà la consultazione preliminare di mercato per individuare del project financing adeguato tra i soggetti interessati alla ristrutturazione e gestione del mercato di corso Mazzini. Questo inevitabilmente porta ad un allungamento dei tempi per il bando di gestione-riqualificazione e il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle va all’attacco.
«La notizia non ci sorprende in quanto avevamo più volte messo in guardia la Giunta Mancinelli, sia in Commissione che in Consiglio comunale, sull’approssimazione dei dettagli economici, in presenza di altre proposte di illustri progettisti anconetani che prevedevano costi molto più elevati, al punto da mettere in dubbio la remuneratività del privato alla realizzazione dell’opera in assenza di contributi pubblici- affermano i consiglieri pentastellati-. Ancora una volta il pressapochismo della Giunta Mancinelli e l’ansia di poter riempire pagine di giornali con annunci per mistificare idee appena abbozzate come fossero opere già realizzate, buttando fumo negli occhi ai cittadini anconetani, ha costretto gli uffici e il Consiglio comunale a lavorare su atti tagliati su misura che potrebbero rivelarsi solo inutile propaganda. Quando il MoVimento 5 Stelle andrà al governo della città esaminerà con cura ogni proposta al fine di portare avanti solo quelle realizzabili nell’interesse dei cittadini».
Dura la replica dell’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini che parla di allarmi ingiustificati. «Questa Amministrazione ha adottato un procedimento innovativo e trasparente, quello di cui all’art.66 del Codice dei Contratti, per individuare imprenditori con idee e proposte di progetto per il recupero della bellissima struttura dei primi anni del 900 del “Mercato Pubblico”, meglio conosciuto come mercato delle Erbe- spiega Manarini-. Il progetto della Filotea, nella sua rappresentazione tecnica ed economica, è sembrato quello che più poteva valorizzare questa struttura e quindi si è dato un adeguato tempo perché all’idea fossero date le basi per una concreta proposta di finanza di progetto. Purtroppo l’interlocutore pur presentando un’idea progettuale ambiziosa non ha dato la sua disponibilità a continuare il percorso avviato.
Nel frattempo altri interlocutori hanno manifestato interesse all’intervento di ristrutturazione e gestione del Mercato, a dimostrazione che l’iter avviato dal Comune ha stimolato imprenditori qualificati che ovviamente dovranno coniugare capacità immobiliaristiche e gestionali. È peraltro del tutto ovvio che il progetto poi debba confrontarsi con costi e ricavi sulla base di un piano economico finanziario anch’esso proposto dal soggetto che sarà individuato come proponente. Sarà quindi su tale piano che verranno quantificate le partecipazioni finanziarie ed individuati i soggetti che dovranno far fronte ai costi e ricavi, calibrati alla durata della concessione. Perciò, quelli divulgati sono allarmi ingiustificati, senza fondamento e solamente propagandistici, tanto che in questi giorni ripeteremo la consultazione preliminare di mercato per arrivare concretamente, compiutamente e definitivamente alla individuazione del proponente dell’intervento di finanza di progetto adeguato a ridare splendore a questa bellissima struttura pubblica».
L’obiettivo dell’amministrazione è di rendere il Mercato delle Erbe un presidio della “marchigianità” e un teatro del gusto basato sul binomio cibo-cultura offrendo una molteplicità di servizi ed attività: piccoli esercizi commerciali, pubblici esercizi, attrezzature per l’intrattenimento, uffici, artigianato o botteghe, attrezzature civili e culturali. A dicembre scorso infatti, è stata approvata in Consiglio comunale la variante al P.R.G. per la riqualificazione e cambio d’uso dell’immobile. È previsto un ampliamento della balconata al piano superiore del 25%. Gli spazi quindi, da 622 mq, potranno essere aumentati fino a 1.164 mq totali. Il piano terra invece, attualmente è adibito a mercato si sviluppa su una superficie di 1.547 mq. L’eventuale concessionario dovrà farsi carico dei costi di riqualificazione della struttura di corso Mazzini che avrà in concessione per 30 anni durante i quali incasserà gli affitti dei box. Lo scorso anno l’Amministrazione aveva pubblicato uno studio preliminare di fattibilità tecnico-economica realizzato dagli uffici comunali e un avviso di consultazione per l’acquisizione di idee e proposte utili per la successiva redazione del bando di gara.