ANCONA – Dieci giorni di indagini e la polizia è riuscita ad identificare i principali autori della rissa in piazza del Papa, quella avvenuta il 2 ottobre scorso è costata una serie di danni al caffè letterario Vagamondo. Sono 4 giovani, tra i 20 e i 21 anni, tutti denunciati a piede libero per lesioni, minacce e danneggiamento. Quella sera, per futili motivi, erano arrivati alle mani dopo una serie di insulti e minacce, rivolte anche agli avventori dei locali pubblici, presenti sul posto. Tre persone estranee ai fatti avevano riportato lesioni refertate dall’ospedale di Torrette e un locale aveva subito danneggiamento ai propri arredi. L’attività investigativa condotta è partita dall’analisi dei video acquisiti, sia dalle telecamere cittadine, che da quelli estrapolati dalle piattaforme dei social network. Le immagini hanno permesso di individuare i responsabili e dare loro un nome.
Nell’ambito di pianificati servizi di intensificazione del controllo del territorio, disposti negli ultimi quindici giorni dal questore di Ancona e finalizzati a contrastare forme di pericolosità sociale poste in essere da stranieri e non dimoranti sul territorio e al fine di incrementare la sicurezza complessiva dei cittadini, la Polizia di Stato ha proceduto ad eseguire l’accompagnamento presso il CPR di 2 stranieri irregolari, appena scarcerati e con vari precedenti di polizia, in esecuzione di provvedimenti di espulsione emessi per pericolosità dal Prefetto di Ancona. In particolare, si tratta di un cittadino marocchino e di un cittadino albanese con precedenti per reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti. Il questore ha, inoltre, firmato 2 provvedimenti contenenti l’ordine a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni a carico di altrettanti stranieri irregolari in esecuzione di provvedimenti di espulsione prefettizia.
Nello stesso periodo, è stato, altresì, eseguito il trasferimento in Danimarca, in esecuzione al provvedimento emesso dal Ministero Interno Dipartimento Libertà Civili ed Immigrazione – Unità Dublino, di un richiedente la protezione internazionale di nazionalità irachena. Infine, personale della Polizia di Stato ha eseguito l’accompagnamento in frontiera, in esecuzione di un provvedimento di espulsione giudiziaria emessa nei confronti di un cittadino albanese detenuto presso la locale Casa Circondariale, con precedenti penali per reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti.