Ancona-Osimo

Rossi: «Per le Marche politiche attive sul lavoro e salvaguardia del welfare»

Passaggio di testimone al vertice delle Cisl Marche. Il nuovo segretario generale è Sauro Rossi che subentra a Stefano Mastrovincenzo

Nella foto: da sinistra, Sauro Rossi, Anna Maria Furlan, Stefano Mastrovincenzo

MARCHE- Sauro Rossi è il nuovo segretario generale della Cisl Marche. Nato e residente a Urbania, 52 anni, dall’aprile 2013 ad oggi ha ricoperto la carica di segretario della Cisl Marche con delega al welfare, alla contrattazione sociale e alla sicurezza sul lavoro. In precedenza è stato al vertice della Cisl provinciale di Pesaro. Rossi è stato eletto all’unanimità dal Consiglio generale del sindacato a Civitanova Marche, alla presenza della segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. Subentra a Stefano Mastrovincenzo nominato amministratore unico di Ial. Abbiamo intervistato il nuovo segretario generale per conoscerlo meglio e per capire quali sono le priorità per le Marche.

 

Come è arrivato alla Cisl? Che cosa lo ha spinto a lottare per i diritti dei lavoratori?
«Ho conosciuto la Cisl, quasi trent’anni fa, attraverso una borsa di studio della Cisl di Pesaro rivolta a giovani che volevano impegnarsi nel sociale, nella zona di Urbania. Dopo una breve esperienza da studente lavoratore, in un’impresa metalmeccanica, a luglio 1989, accettai la proposta di dedicarmi, a tempo pieno all’attività sindacale. Data la vocazione produttiva del territorio, l’impegno in quei primi anni fu dedicato, prevalentemente, alla tutela degli addetti del settore tessile – abbigliamento. Al mondo sindacale mi avvicinai grazie all’impulso e all’esempio di mio fratello, a quel tempo era già delegato aziendale».

Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche

Lei è nella segreteria della Cisl Marche dal 2013 e succede a Stefano Mastrovincenzo. Per quale motivo si parla di avvicendamento?
«Parliamo di avvicendamento perché cercheremo di portare avanti, con i miei colleghi di segreteria, l’azione di tutela e rappresentanza sindacale in piena continuità con quanto iniziato dal segretario uscente. Il progetto organizzativo, avviato quattro anni fa, ha bisogno di essere potenziato e affinato nel segno della prossimità, per continuare a migliorare la nostra capacità di rispondere alle esigenze delle persone che si rivolgono alla nostra Cisl».

Come segretario generale, secondo lei quali sono le priorità per le Marche?
«Oggi la priorità è sicuramente il sostegno alle persone e alle comunità colpite dal sisma. Per il resto, in una regione come le Marche tra le più colpite dalla crisi economica c’è bisogno di un vero rilancio economico, utilizzando più efficacemente, ad esempio, le risorse dei Fondi europei. E poi, di politiche attive del lavoro da qualificare per offrire risposte più convincenti alle tante persone, in particolare giovani, in cerca di lavoro. Infine, di servizi pubblici da efficientare per rendere più competitivi i nostri territori e di un welfare da salvaguardare anche per fronteggiare le povertà emergenti».

Il terremoto che ha colpito la regione resta ancora una questione aperta. Che cosa chiedete alle istituzioni?
«Quello che serve, dopo le azioni che hanno fronteggiato l’emergenza, è un lavoro di lunga lena che richiede uno sforzo corale di tutti i soggetti sociali, economici ed istituzionali, volto a dare concretezza alle azioni solidali di oggi e riprogettare il futuro, puntando ad una ricostruzione nel segno dell’equilibrio socio-ambientale e della legalità. Gli interventi, anche quelli riordinati dal recente decreto hanno bisogno di essere coordinati al meglio. Questo anche la Regione, lo sa bene. Una cabina di regia aperta alle realtà economiche e sociali potrebbe garantire, oltretutto, un’azione d’indirizzo più accurata anche delle tante libere iniziative di sostegno pervenute da ogni parte del mondo».