Ancona-Osimo

Rubano fatine portafortuna del valore di 150 euro e rischiano sei anni di carcere: condannate due ladre

Una 46enne e una 29enne sono entrate in un negozio di cancelleria, ad Ancona, tagliando la corda con due statuette. A far scoprire subito il furto alla titolare era stato l'alone bianco del basamento, lasciato sulla carta. Ora dovranno scontare 18 mesi ciascuna

Il tribunale di Ancona
Il tribunale di Ancona

ANCONA – Per molti sono un portafortuna ma a due ladre, rubarle, hanno portato solo guai. Rischiavano sei anni di carcere una 46enne e una 29enne, entrambe residenti nel capoluogo dorico, per aver rubato due fatine alate in un negozio di cancelleria del valore di 150 euro. La titolare che avevano cercato di abbindolare si è accorta subito del furto perché sulla carta dove erano appoggiate le statuette era rimasto un alone bianco circolare. Oggi le due donne sono state condannate per furto aggravato a 18 mesi ciascuna più il pagamento di 600 euro. Alle spalle avevano altri precedenti e la recidiva ha fatto rischiare loro una condanna più severa. Il giudice Luca Zampetti però ha riconosciuto le attenuanti della lieve entità che ha compensato le aggravanti dell’esposizione alla pubblica fede.

Stando alle accuse che le hanno portate a processo, si erano rese responsabili di un furto di due fate alate, un soprammobile da collezione, effettuato il 26 giugno del 2011, in un negozio di cancelleria e prodotti per ufficio, in via Martiri della Resistenza. Mentre una delle due donne distraeva la titolare parlandole e cercando di farsela amica, l’altra prendeva le statuette. Poco dopo le due donne si sono allontanate senza fare acquisti. Guardando le scaffalature la titolare si è però accorta che c’erano due aloni bianchi circolari, su una carta utilizzata per esporre le statuette. Ha capito subito che erano state rubate e ha raggiunto l’uscita del negozio per vedere se c’erano le due donne. La titolare le ha viste salire in auto e si è annotata il numero di targa che ha permesso poi di rintracciare la 46enne e la 29enne dopo una apposta denuncia alle forze dell’ordine. Oggi si è concluso il processo con una condanna per entrambe.