ANCONA – Altra Idea di Città è ufficialmente un movimento politico, con 54 iscritti certificati. Il movimento, votato dal 6,7% degli anconetani alle ultime elezioni comunali, al termine di un’assemblea ha approvato in forma definitiva statuto e regolamento dell’associazione e ha nominato gli organi di rappresentanza.
«Avevamo detto in campagna elettorale che avremo continuato il nostro percorso – dichiara Francesco Rubini, consigliere comunale di AIC – e abbiamo mantenuto la promessa. Siamo ufficialmente un movimento politico e, oltre all’attività in consiglio comunale, desideriamo occuparci a 360 gradi della città e dei suoi problemi. Ancona è una città schiacciata da una parte dal governismo mancinelliano che nasconde i problemi sotto la propaganda (es. lungomare nord, uscita a nord, scandalo del Bando Periferie), e dall’altra dal blocco di destra dichiarata (Fi, Fdi e Lega, e Tombolini) e non dichiarata (M5S). In mezzo a tutto ciò noi vogliamo esprimere un punto di vista alternativo che parte dai valori storici della sinistra, ma che ha il coraggio di andare oltre e la composizione del nostro movimento lo testimonia.
Il nostro obiettivo è prepararci in maniera forte e radicata per i prossimi appuntamenti elettorali: sicuramente le elezioni dei consigli territoriali di partecipazione a febbraio, guarderemo con interesse alla scadenza elettorale delle regionali, e ovviamente ci radicheremo sul territorio per le prossime elezioni amministrative. Abbiamo così approvato un manifesto fondativo e abbiamo eletto nuovi organismi». L’assemblea ha scelto all’unanimità, per la co-presidenza, Vinicio Cerqueti, dirigente scolastico dell’istituto Podesti Calzecchi Onesti, e Patrizia Talevi, professore a contratto in Fisioterapia all’Università Politecnica delle Marche. I due portavoce sono Marta Rossini e Alessio Moglie. Ad affiancarli un coordinamento composto da 11 persone, tra cui molti dei candidati di AIC alle ultime elezioni comunali: Loretta Boni, Edelvais Cesaretti, Manuela Corvi, Matteo Di Stasi, Loredana Galano, Lidia Mangani, Alessio Moglie, Luca Paciello, Barbara Paradiso, Giuseppe Postacchini, Marta Rossini. Garanti del movimento: Margherita Baldoni, Giancarlo Centanni, Paolo Tommassoni e Donatella Campanella.
«In questo momento è importante stare in mezzo alle persone – dichiara Patrizia Talevi – e questo sarà i mio impegno. Per noi è fondamentale la pluralità e garantire le diverse provenienze culturali e politiche attraverso l’informazione, la condivisione e la partecipazione». «Il movimento – si legge nel manifesto fondativo – si radica nella promozione della partecipazione dei cittadini alle scelte politiche, nella centralità della tutela dei beni comuni e nell’esercizio della pratica democratica attraverso il metodo assembleare e un processo decisionale interno orientato alla ricerca del consenso. Gli obiettivi dell’azione politica che Altra Idea di Città persegue sono legati al progresso e all’emancipazione del lavoro e delle lavoratrici e lavoratori, al rispetto e alla protezione dell’ambiente e della salute e alla valorizzazione culturale delle differenze, all’antifascismo e all’antirazzismo, alla pace e alla nonviolenza, a politiche sociali volte a contrastare le disuguaglianze e alla difesa dei servizi pubblici locali a vantaggio di tutti».
Tra gli impegni futuri di AIC anche l’apertura di una sede prima dell’estate che «non sarà chiusa e utilizzata solo per le nostre riunioni, ma sarà uno spazio politico e sociale da condividere», spiega Rubini.