Ancona-Osimo

Rugby, da brividi l’ultimo saluto a Stefano Lucarini

In tantissimi - presente anche il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli - hanno voluto dare l'ultimo saluto al presidente dell'Unione Rugbistica Anconitana durante il rito civile predisposto al campo della palla ovale Nelson Mandela

ANCONA – In tanti, tantissimi, hanno voluto dare l’ultimo saluto a Stefano Lucarini la cui morte ha scosso non solo il mondo sportivo del rugby ma l’intera città di Ancona. Nel pomeriggio di martedì 30 luglio le tribune del Campo della Palla Ovale “Nelson Mandela”, il suo campo da presidente dell’Unione Rugbistica Anconitana, erano gremite per il rito civile predisposto.

Un’atmosfera da brividi, irreale, dove anche chi non era presente ha rivolto un pensiero ad un uomo buono e uno sportivo dal valore inestimabile.

Moderato dal giornalista Andrea Carloni il pomeriggio si è svolto con una serie di interventi preparati e letti alla sua memoria. Autorità, familiari, giocatori, settore giovanile, tecnici, accompagnatori, alunni, colleghi, presidi attuali e passati (Lucarini era insegnante di educazione fisica all’Istvas), avversari e semplicemente cittadini. Insieme agli amici di sempre, quelli del circolo Ranieri di Tavernelle che non sono voluti mancare per nessun motivo. Quelli con cui “Ste”, come tutti lo chiamavano, sono cresciuti e hanno condiviso tutto.

Le tribune gremite al Nelson Mandela per l'ultimo saluto a Stefano Lucarini
Le tribune gremite al Nelson Mandela per l’ultimo saluto a Stefano Lucarini

Tra le autorità presenti anche il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli. L’opera sportiva di Lucarini gli aveva permesso anche di ritirare il Ciriachino d’Oro 2019 in occasione delle ultime festività patronali. Presenti gli assessori Stefano Foresi ed Andrea Guidotti, Tullio Rosolen della Federazione Italiana Rugby, Fabio Sturani in rappresentanza della Regione Marche, Giuseppe Scorzoso della FIDAL, il consigliere del Comitato Regionale Luigi dal Cerè, David Francescangeli del Cus Ancona, una delegazione di studenti dell’Istvas e tantissimi altri. La bara è stata portata in campo dai giocatori dell’URA con in testa capitan Luigi Ricci. Commozione anche per Ernesto Cimino, vicepresidente dell’URA, e Franco Stazio, uno degli storici dirigenti biancoverdi.