ANCONA – Un macchinario innovativo che usa la tecnologia micromed, una delle migliori al mondo. Consegnato stamattina 21 ottobre un nuovo elettroencefalogramma alla Neurofisiopatologia della Sod di Neuropsichiatria dell’ospedale pediatrico Salesi. A fare gli onori di casa, nell’aula magna Mataloni del Salesi, c’era la direttrice della struttura, Laura Polenta, insieme alla primaria di Neuropsichiatria, la dottoressa Carla Marini.
È Marini a spiegare il funzionamento dell’apparecchio, costato 22 mila euro: «Si tratta di una macchina che fa elettroencefalogrammi e che monitora, quindi, l’attività elettrica celebrale nei pazienti con epilessia, ma non solo. Una macchina che permette di fare registrazioni accurate, sia brevi sia lunghe, permettendo la registrazione dell’attività celebrale anche sui muscoli».
Lo strumento è portatile e pertanto, con l’ausilio di un carrello, potrà essere usato in tutta la struttura ospedaliera. Il macchinario, di medie dimensioni e portatile, potrà essere impiegato in tutti i reparti della struttura ospedaliera. «Il dispositivo – ha sottolineato la dottoressa Marini – ha persino una telecamera e una sorta di flash. Come si usa? Il paziente è sul letto o sulla sedia e ha una cuffia in testa con del gel di pasta conduttrice. La cuffia ha una coda, attaccata alla macchina, che può essere messa anche fuori dalla stanza, così che i piccoli degenti abbiano i genitori al proprio fianco. E questo è importante – ha fatto notare Marini – perché permette ai piccoli di non restare in una stanza da soli. I genitori e la famiglia sono importanti e spesso sono la cura migliore per patologie inguaribili».
I tecnici dell’ospedale che useranno il nuovo elettroencefalogramma sono appositamente formati. «È una macchina fondamentale per la struttura» – ha ribadito Polenta, dalla direzione sanitaria. «Questa è la prova che il Salesi non sta perdendo i pezzi» – ha commentato il direttore generale di Ospedali Riuniti, Michele Caporossi. «Un grazie va all’attività sovrumana delle Patronesse». È soprattutto grazie a loro e ai tanti donatori che è infatti stato possibile raccogliere una cifra come questa da destinare, poi, all’acquisto del nuovo apparecchio.
«Siamo felici e orgogliosi di aver dato una mano all’ospedale» – ha evidenziato Milena Fiore, presidente delle Patronesse. A contribuire all’acquisto sono state tante associazioni e fondazioni, tra cui quella del Salesi, insieme all’aiuto (non indifferente) di Arnaldo Staffolani, agente di commercio. «Ho conosciuto le Patronesse grazie a un’amica comune. Ho saputo che c’era bisogno di soldi e sono stato contento di aiutare, perché è necessario che la strumentazione ospedaliera sia di ultima generazione». Staffolani ha donato 11 mila euro e a Tolentino, invece, si sta occupando dell’acquisto di una nuova ambulanza. Per non parlare della ricerca contro il cancro, che finanzia da oltre 40 anni. Insomma, Staffolani ha 84 anni e la quinta elementare, ma «nella vita – riflette – ci vuole cervello e cuore».