ANCONA – #Salesinonsolomuri è con questo hastag del direttore degli Ospedali Riuniti Michele Caporossi, che si può riassumere lo spirito del nuovo Salesi, una struttura che troverà posto nel plesso di Torrette, mantendendo una sua autonomia. Per il trasferimento di Ostetricia, ginecologia e neonatologia sono stati attivati 12 cantieri ed il progetto definitivo è stato approvato il 4 giugno scorso. Attualmente è in corso la redazione del progetto esecutivo che sarà consegnato il 4 luglio, mentre la verifica è prevista entro il 31 dello stesso mese. Validazione e approvazione dell’esecutivo, previste invece entro il 31 agosto, come la redazione del bando di gara, che sarà pubblicato entro il 30 settembre, i cui lavori saranno aggiudicati entro fine anno. Consegna dei lavori prevista per i primi mesi del 2019. L’opera è già finanziata.
Questa mattina ad Ancona la conferenza di presentazione.
La nuova struttura
Il nuovo Salesi avrà una capacità compessiva di 112 posti letto, con camere da uno o due posti, in modo da ospitare anche un genitore nella camera pediatrica. La struttura sarà suddivisa in vari livelli. Il piano interrato ospiterà il collegamento con l’ospedale di Torrette; al seminterrato i servizi di diagnostica; a piano terra pronto soccorso, ambulatori e Day Hospital. Al primo piano, le degenze pediatriche e al secondo sale operatorie, terapie intensive e degenze post-chirurgiche.
Un progetto che ha trovato il sostegno dell’amministrazione comunale di Ancona e della giunta regionale. «Hanno appoggiato la scelta di realizzare un ospedale pediatrico specializzato, che fa parte della rete italiana», spiega Caporossi. Una rete che negli anni si è assottigliata passando dai 20 ospedali pediatrici che esistevano a livello nazionale, per attestarsi ad oggi a 7 strutture specializzate esistenti in Italia. In questo ambito il nuovo Salesi si configurerà come «struttura di alta specializzazione, insieme ad altre di eccellenza come il Meyer di Firenze e il Bambin Gesù di Roma», ha sottolineato il direttore degli Ospedali Riunti. Il nuovo Salesi servirà un bacino di circa 7 milioni di abitanti, quale punto di riferimento del centro Italia per 5 regioni italiane lungo la fascia adriatica. 21mila metri quadri per 66milioni di investimento complessivo circa. «Il progetto è arrivato alla fase conclusiva: è stato validato il piano definitivo, ora siamo nella fase della stesura di quello esecutivo, a cui seguitrà l’appalto e la relazizzazione dei lavori» precisa Caporossi. Un progetto che rappresenta «il completamento della cittadella sanitaria e dell’Ospedale delle Marche» precisa il direttore degli Ospedali Riuniti, dove è presente il Dea di secondo livello, un sistema di emergenza e di urgenza. Alta specializzazione concentrata in un polo che però mantiene una sua autonomia».
Alcune immagini del Nuovo Salesi
La sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli
«Un presidio ospedaliero di alta specializzazione di cui ha bisogno la Regione ma anche una vasta area della nazione»
«Nel passato c’è stata un manovra che prevedeva la liquefazione del Salesi nell’Ospedale di Torrette – dice la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli – Un progetto che non stava in piedi perché ne contempalva la realizzazione sopra la camera mortuaria senza prevedere il trasferimento della stessa. Oggi siamo di fronte a un progetto vero, che prevede prima il trasferimento della camera mortuaria e solo successivamente quello del Salesi».
Un presidio ospedaliero di alta specializzazione di cui ha bisogno la Regione ma anche una vasta area della nazione, sottolinea la prima cittadina. Che aggiunge: «Un asset di sviluppo importante per la città che fa la differenza e un impegno mantenuto dalla Regione».
Il governatore Ceriscioli
«Un piano di investimenti infrastrutturali con il quale le Marche devono recuperare rispetto alle altre regioni»
«Un piano di investimenti infrastrutturali – dice il presidente della Regione Luca Ceriscioli – con il quale le Marche devono recuperare rispetto alle altre regioni italiane e che consente una risposta sanitaria più efficace. Con il nuovo Salesi entriamo in una struttura di quarto livello in termini anti sismici, garanzia di grande sicurezza. Sicurezza, risparmio energetico, qualità, tutti elementi che lo caratterizzano e nuovi rispetto alle politiche attuate in regione nel passato». Poi aggiunge: «Oggi abbiamo meno risorse, ai fondi del 2018 mancano 75milioni che riguardano servizi importanti come il “dopo di noi”, servizi alla disabilità e borse di studio».
«Dopo una serie di tappe intermedie, l’importante traguardo del progetto definitivo, che è già finanziato»
«Stiamo reclutando nuove figure con competenze da spendere all’interno del Salesi»