ANCONA – Potenziata l’area Covid nel reparto di Pediatria dell’ospedale Salesi di Ancona. Dalla giornata di sabato, è stata implementata la dotazione di posti letto dedicati ai pazienti positivi al virus, con 5 letti.
Un potenziamento messo in campo in seguito «all’incremento dei ricoveri» di bambini che hanno contratto l’infezione registrato nelle ultime «due-tre settimane», spiega la dottoressa Laura Polenta, della direzione medica dell’ospedaletto materno-infantile.
Dalla metà di dicembre gli accessi di casi positivi al Pronto Soccorso dell’ospedaletto avevano preso a crescere notevolmente e a questo incremento è corrisposto anche un aumento del numero dei ricoveri, di bambini positivi, ma anche di mamme con il virus.
Negli ultimi giorni infatti l’area Covid della Pediatria si era saturata di pazienti, piena anche quella in Malattie Infettive e quasi piena quella di Ginecologia. Nessun caso Covid, invece, in Rianimazione. Ad oggi sono complessivamente 13 i positivi ricoverati al Salesi, tutti nei reparti ordinari: 9 nel reparto di Pediatria e 4 nel reparto di Ostetricia e Ginecologia.
«La situazione del bambino sta rispecchiando l’andamento generale della pandemia – afferma il professor Salvatore Cazzato, primario del reparto di Pediatria dell’ospedale Salesi -, nell’ultima settimana la curva si sta stabilizzando e credo si sia raggiunto il plateau». Il plateau è quella fase in cui non si registrano oscillazioni significative nel numero dei nuovi casi positivi, e che prelude l’inizio della fase di discesa.
Secondo il primario già «dalla prossima settimana» si potrebbe iniziare ad avere «una riduzione dei casi». Tra i bambini ricoverati nel reparto al momento si registra «un solo caso in ossigeno-dipendenza», spiega, per il resto si tratta di bambini fortunatamente «in buone condizioni generali, alcuni dei quali affetti da patologia sottostante pregressa».
«La fascia pre-scolare (sotto i 6 anni, ndr) registra lo stesso numero di casi di quella scolare e adolescenziale» fa sapere il professor Cazzato, spiegando che dall’inizio della pandemia sono stati trattati «intorno ai 10 casi di bambini con sindrome multi-infiammatoria sistemica», la cosiddetta MIS-C, che può svilupparsi in conseguenza all’infezione Covid, interessando l’apparato cardio-circolatorio e gastroenterico.
«Si tratta di casi gravi – aggiunge – che abbiamo gestito in reparto, e che in una prima fase hanno richiesto il ricovero in terapia intensiva. Fortunatamente si sono risolti tutti bene, ma necessitano comunque di controlli periodici».