ANCONA – Il virus circola prepotentemente tra i più giovani. È allarme negli istituti comprensivi di Ancona dove il numero delle classi in quarantena è schizzato nell’ultima settimana. « È tutto ancora sotto controllo – afferma l’assessore comunale alla scuola, Tiziana Borini – ma se continua così, la situazione potrebbe diventare preoccupante».
I dati
Ogni venerdì l’assessore Borini riceve l’aggiornamento sui dati del contagio e, quindi, delle classi in quarantena. L’ultimo aggiornamento (settimana 18-25 novembre) riporta un sensibile incremento di studenti positivi. Nell’Istituto comprensivo Piano-Archi-Posatora uno studente risultato positivo al covid ha costretto alla quarantena l’intera classe di 16 alunni.
Alle scuole medie Donatello un’altra classe di 27 alunni in dad. All’Istituto comprensivo Grazie-Tavernelle c’è stato un bel salto in avanti, con ben 3 classi in quarantena alle elementari Maggini per un totale di 62 alunni sottoposti alla misura preventiva di distanziamento dalla scuola.
E ancora: al Pinocchio sono 4 le classi in quarantena, 2 alle medie Collodi e 2 alle elementari Collodi. Alle elementari Rodari dei Quartieri Nuovi una classe di 18 alunni.
In tutto sono 105 gli studenti degli istituti comprensivi di Ancona a dover osservare il periodo di quarantena con la conseguente profilassi con testing.
Un po’ meglio la situazione nelle scuole superiori, dove un discreto numero di studenti vaccinati ha sicuramente arginato il dilagare dei contagi. Ma si registrano casi di positività in vari istituti e, stando alle ultime normative sulla gestione delle quarantene, i dirigenti sono stati costretti a predisporre la dad per varie classi: 2 al liceo scientifico Galileo Galilei e 3 al Podesti-Calzecchi Onesti.
La bagarre
Intanto cresce anche la pressione sui dirigenti scolastici appesantiti da ulteriori oneri burocratici. Infatti con l’ultimo protocollo diramato dal Ministero della Pubblica Istruzione, spetterebbe a loro la prenotazione dei tamponi per gli alunni facenti parte dei gruppi classe in cui si verificano i casi di positività. Un’incombenza che i presidi non si aspettavano, e che stanno cercando in tutti i modi di farsi togliere. «Chiediamo al direttore dell’Usr Marco Ugo Filisetti che si faccia portavoce con l’Asur di questa nostra richiesta – specifica Francesco Savore, referente provinciale dell’Associazione Nazionale Presidi e dirigente dell’Istvas di Ancona – di fatto è l’Asur che non dve più proporci questo modello. Speriamo di non dover continuare ad essere noi a prenderci carico di questa enorme responsabilità».
Tra l’altro non sono pochi i casi in cui ai dirigenti viene comunicato il caso di contagio dentro la propria scuola durante il weekend, costringendoli a dover attivare il sistema di prenotazione tamponi tramite piattaforma digitale anche il sabato e la domenica. Una situazione che comincia a non essere più sostenibile e che, sempre secondo il referente dell’Anp «va oltre le nostre normali competenze». Dunque la recrudescenza del virus sta mettendo in apprensione l’intero settore scolastico. Ma l’assessore Borini invita alla calma: «Ricordo che l’anno scorso, di questi tempi, stavamo messi molto peggio – dice -; certo, non è più il momento di essere troppo ottimisti. Ma ribadisco che non è la scuola il luogo di contagio. Per cui bisogna continuare a fare molta attenzione, specie durante le festività natalizie».