CINGOLI – Fileni, tra i principali player del settore avicolo italiano, e l’Unità Operativa Complessa (UOC) Screening Oncologici dell’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ancona annunciano la conclusione con successo di un innovativo progetto di collaborazione per portare la prevenzione oncologica direttamente in azienda attraverso l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione e la promozione di programmi di prevenzione tra i dipendenti.
In dettaglio, l’iniziativa ha previsto l’organizzazione di incontri tra i dirigenti medici dell’AST di Ancona e più di 1.500 dipendenti del Gruppo Fileni delle sedi di Cingoli e Castelplanio; durante gli incontri i dipendenti hanno ricevuto informazioni sui tre screening oncologici organizzati dal Sistema Sanitario Nazionale (lo screening per il tumore della mammella, lo screening per il tumore del colon retto e lo screening per il tumore del collo dell’utero) e sulle modalità di invito e di adesione agli stessi.
I dipendenti del Gruppo Fileni provengono da oltre 40 paesi del mondo ma sono tutti residenti nelle Marche; come tali hanno diritto a ricevere gli inviti per gli screening oncologici gratuiti organizzati dal Sistema Sanitario Nazionale che spesso tuttavia non colgono a causa di ostacoli di natura sociale, logistica, economica, culturale e linguistica.
Accolta con grande entusiasmo e partecipazione, l’iniziativa ha riscosso un grande successo tra le risorse del Gruppo Fileni, con molti dipendenti che hanno già chiesto ulteriori informazioni e sono già stati contattati per prenotare i test di screening.
Gli screening oncologici hanno un ruolo di primaria importanza nella prevenzione oncologica, dal momento che consentono di diagnosticare precocemente tumori o lesioni pretumorali in persone asintomatiche: le diagnosi precoci salvano la vita delle persone, permettendo cure più tempestive ed efficaci. Promuovere la partecipazione agli screening oncologici rappresenta, quindi, un impegno fondamentale per la salute collettiva; in questo contesto le aziende possono giocare un ruolo importante, sensibilizzando i propri dipendenti sull’importanza della prevenzione e facilitando l’accesso agli esami di screening che possono davvero fare la differenza nella lotta contro il cancro.
«In Fileni, la salute delle nostre persone è una priorità imprescindibile che concorre anche ad un benessere collettivo più ampio. Per questo motivo, abbiamo voluto dare un segnale concreto del nostro impegno nella prevenzione oncologica, contribuendo ad abbattere le barriere che spesso impediscono alle persone di prendersi cura di sé stesse. L’iniziativa, il cui successo dimostra che la collaborazione tra pubblico e privato può giocare un ruolo fondamentale in tema sanitario, è un tassello importante all’interno di un più ampio progetto di benessere aziendale, che include numerose attività di welfare, come servizi alla persona e webinar sul work life balance e sulla genitorialità» ha dichiarato Stefania Monini, Direttrice Risorse Umane & Organizzazione di Fileni.
«La prevenzione oncologica è l’arma più potente per sconfiggere il cancro: prevenzione primaria con la riduzione dei fattori di rischio modificabili (fumo, alcol, cattive abitudini alimentari, sedentarietà…) e prevenzione secondaria aderendo agli screening oncologici organizzati che permettono diagnosi precoci e cure più tempestive ed efficaci. Tutti i cittadini residenti in Italia ed appartenenti alla popolazione target ricevono una lettera di invito direttamente al proprio domicilio: devono solo contattare le Segreterie Screening per prenotare il loro appuntamento. Gli screening oncologici organizzati sono gratuiti, non invasivi, per tutti, periodici e senza liste di attesa. La nostra segreteria screening – ha aggiunto la Dottoressa Margherita Morettini, Direttore dell’UOC di Screening Oncologici di Ast Ancona – è attiva dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 al numero verde gratuito 800 267 267: una telefonata può salvare una vita! Vogliamo ringraziare a nome del Dipartimento di Prevenzione della AST Ancona, Fileni per averci dato la possibilità di entrare in Azienda per sensibilizzare tutti i dipendenti e soprattutto le classi più fragili che spesso non riusciamo a raggiungere».