ANCONA – «Nel 2023 sono state recuperate 128.374 prestazioni ambulatoriali, 2.768 ricoveri e 12.016 screening. Nonostante le segnalazioni di alcuni disservizi, va sottolineato che ogni giorno vengono soddisfatte in media 12 mila prestazioni, quasi 9 mila nei tempi. Per il 2024 abbiamo stanziato oltre 13 milioni di euro per il recupero delle liste d’attesa ambulatoriali e ospedaliere. Stiamo lavorando per cercare di ridurle e per dare risposte ai marchigiani». Lo dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
Il tema è stato al centro di una interrogazione dei consiglieri del gruppo assembleare del Pd nella seduta odierna del Consiglio regionale. «Il problema delle liste d’attesa – ha detto in Aula – risente della mancata programmazione della formazione e del turnover dei medici, problemi che stiamo affrontando con l’aumento delle borse di specializzazione che abbiamo innalzato a 155. Gli interroganti del Pd dovrebbero domandarsi come mai non sono stati finanziati e formati questi medici».
L’altro tema toccato dall’assessore Saltamartini è stato quello del «sottofinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, opera concreta dei governi Pd che si sono succeduti da Monti in poi. Da quest’anno per la prima volta, con il governo Meloni – ha puntualizzato -, abbiamo aumentato il fondo sanitario delle Marche di 3 miliardi di ”risorse“ che si sommano nella programmazione triennale ai + 3miliardi del 2025 e del 2026” e che ci consentono di ripartire». Il Vice Presidente della Giunta ha poi rivendicato i risultati positivi conseguiti dalla sanità marchigiana, in particolare ha fatto riferimento al fatto che «le Marche sono risultate tra le 5 Regioni benchmark in Italia nelle aree di prevenzione, distrettuale ed ospedaliera».
La Regione, ha sottolineato, si è resa protagonista di una riforma epocale, quella che ha portato alla sostituzione del «carrozzone Asur» con cinque Aziende Sanitarie Territoriali, una per provincia, e due strutture ospedaliere, L’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e l’INRCA, e ha poi «redatto il nuovo piano socio sanitario regionale» partendo per la prima volta da una analisi scientifica dei fabbisogni sanitari «con il prezioso contributo dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università Bicocca di Milano. Stiamo lavorando all’attuazione degli atti aziendali che garantiranno l’esecuzione delle prestazioni e stiamo operando per la riorganizzazione del Cup e di tutto il sistema sanitario – ha aggiunto –: i risultati arriveranno sicuramente, anche perché arriveranno i medici, quindi, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, avremo più prestazioni e più efficienza, tutto ciò che i governi Pd non hanno mai garantito».
Entrando nel merito della questione, ha spiegato che «a livello regionale vengono effettuati incontri giornalieri con i referenti aziendali delle liste d’attesa per gestire disservizi ed emergenze, sia di natura tecnica che organizzativa. Il Coordinamento Enti – ha spiegato – si riunisce settimanalmente per analizzare nel dettaglio la situazione di ogni azienda e provincia, sia per quanto riguarda i tempi d’attesa, sia per l’andamento dell’erogazione delle prestazioni più critiche».
Nell’agosto del 2023 la giunta regionale ha stanziato oltre 9 milioni di euro per affrontare il problema delle liste d’attesa e per migliorare la situazione, si tratta di fondi dedicati (pario allo 0,3% del finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l’anno 2023), fondi che sono stati totalmente spesi nelle tre aree di intervento, ambulatoriale, ricoveri e screening. Nell’ambulatoriale sono state recuperate 128.374 prestazioni, più del doppio di quelle previste nella Dgr del Piano di recupero (58.991), i ricoveri recuperati sono stati 2.768 e gli screening 12.016. La committenza al privato per il recupero delle prestazioni con il fondo 0,3% ha riguardato il 43,6% sul budget assegnato.
Nel 2024 sono stati stanziati 13.260.000 euro per il Piano Operativo di recupero delle Liste di Attesa nelle Marche (DGR 56 del 29 Gennaio 2024), lo 0,4% del livello di finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, ripartito tra gli Enti del Servizio Sanitario Regionale. Di questi, 8.614.291,21 euro saranno destinati al recupero delle prestazioni ambulatoriali e 4.645.708,79 euro al recupero delle prestazioni ospedaliere. Le risorse per le prestazioni ambulatoriali potranno essere impiegate anche per garantire la copertura degli screening oncologici in caso di necessità.