ANCONA – Fials Marche va all’attacco di Cgil, Cisl e Uil. Al centro della bagarre, la manifestazione che si è tenuta ad Ancona sabato scorso, 13 aprile, sulla sanità regionale e che, secondo quanto lamenta la Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità, doveva essere unitaria, mentre invece “la Fials è sparita dalla scena”, scrive la segreteria regionale in una nota.
Il sindacato si era impegnato a realizzare, prima della manifestazione, diverse assemblee all’interno delle Aziende Sanitarie regionali dove aveva illustrato al personale le motivazioni della protesta. Una protesta che i direttivi regionali dei sindacati avevano concordato come unitaria, ma “nelle foto pubblicate risultiamo anonimi”, sottolinea Fials, “le foto sembra che siano state ‘fatte ad arte’ escludendo di fatto una tra le organizzazioni sindacali più rappresentative in Italia che sta crescendo anche nelle Marche”.
Una manifestazione condivisa, spiega il segretario provinciale
Claudio Acacia, «ma siamo stati presi in giro da Cgil, Cisl e Uil. La Fials, però, cammina con le proprie gambe e con responsabilità e trasparenza nei confronti dei lavoratori».
Tra i motivi che hanno spinto il sindacato a scendere in piazza, la volontà di dire no al privato e alle esternalizzazioni nella sanità marchigiana, ma anche quella di difendere infermieri dell’Assistenza Domiciliare Integrata, che per carenza di organico, servizi e strumenti strutturali non sempre riescono a rispondere alle richieste dell’utenza. Sulla situazione degli OSS, Operatori Socio Sanitari, Fials auspica un riconoscimento professionale, come in Liguria, dove è stato istituito un apposito Albo professionale.