ANCONA- «La sanità marchigiana è al collasso, manca il personale e a pagarne le spese sono i cittadini». È il grido d’allarme lanciato da Fratelli D’Italia preoccupato per il presente e il futuro del sistema sanitario regionale.
«Il piano sanitario regionale è insufficiente, manca una progettazione. Non si è tenuto conto del turn over dei pensionamenti e nemmeno dell’esodo legato ai provvedimenti di quiescenza connessi a quota 100. La Regione non ha previsto come sopperire alla carenza di personale che si verrà a creare nei prossimi mesi- afferma Carlo Ciccioli, portavoce regionale FDI– Non sono previste graduatorie dove poter attingere assunzioni, anzi la Giunta Cerisicoli ha bloccato i concorsi delle aree vaste facendone un bando unico regionale. Il risultato è che tutto è fermo e assistiamo ad una continua mobilità dei medici. I servizi sono al collasso e la programmazione delle prestazioni ordinarie è impossibile. Ceriscioli dice che resta tutto il personale, i sindacati dicono il contrario».
«Le 1.200 assunzioni in più dal 2015 di cui ha parlato Ceriscioli, in realtà sono stabilizzazioni. Il grido d’allarme arriva dall’interno: da medici, infermieri, Oss e medici di base. Abbiamo criticità ai Pronto Soccorso, Pediatria, Radiologia. L’errore è stato fatto a monte, quando non è stato nominato un assessore alla Sanità, il cui assessorato è nelle mani del Presidente Ceriscioli- afferma Elena Leonardi, capogruppo FDI Regione Marche e vicepresidente IV commissione-. Le tabelle numeriche presentate dalla Regione non corrispondono al personale realmente in servizio, manca una fotografia della situazione attuale. Le liste d’attesa non si accorciano, i pazienti si rivolgono a strutture private oppure vanno fuori regione. I sanitari sono sottoposti a stress, i medici sono demoralizzati e gli infermieri fanno turni massacranti spesso non retribuiti. La gestione sanitaria della giunta Ceriscioli è fallimentare e pesa sui cittadini marchigiani. Ci domandiamo se la Regione riuscirà a garantire almeno il rispetto dei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Chiediamo un’inversione totale di rotta e raccogliamo il grido d’allarme di tutto il personale sanitario delle Marche».
«La vera questione è che non c’è una strategia, manca una visione. Negli ultimi 15 anni il modello sanitario è cambiato continuamente- commenta il deputato marchigiano FDI, Francesco Acquaroli-. Con un algoritmo i segniamo la fine della politica. Invece di dare false illusioni, sarebbe opportuna una programmazione».