Ancona-Osimo

Sanità, Mercante (Anaao Marche) sui fondi dal Recovery Fund: «Se falliamo nessun’altra possibilità»

Dopo il confronto con l’assessore regionale Saltamartini dei giorni scorsi, il sindacato di medici e dirigenti sanitari ha sintetizzato in un documento le proprie riflessioni. Ecco cosa dice

Il segretario Anaao Assomed Marche Oriano Mercante

ANCONA – Anaao Assomed Marche torna a fare il punto sulla necessità di pianificare il futuro della sanità regionale. Dopo il confronto con l’assessore Saltamartini dei giorni scorsi, il sindacato di medici e dirigenti sanitari ha sintetizzato in un documento le proprie riflessioni.

«Si tratta – dice il segretario Oriano Mercante – di ribadire quanto già chiesto nel confronto con i candidati governatori lo scorso settembre e poi direttamente all’assessore Saltamartini al quale abbiamo ribadito gli stessi principi che abbiamo sempre difeso anche nei confronti della giunta Ceriscioli».

La pandemia ha evidenziato la necessità di rivedere l’assistenza sul territorio e una dotazione di posti letto e di personale inadeguata ad un’assistenza che sia efficace, efficiente e sicura.

«Per noi – ha chiarito Mercante- il pilastro fondamentale è la difesa della sanità pubblica e la constatazione che il modello proposto di sanità territoriale così come previsto, abbia acuito le differenze».

Secondo Anaao Assomed Marche per ripartire con un nuovo corso della sanità che sia sostenibile e aperta all’assistenza di tutti i cittadini, occorre riequilibrare il ruolo e il peso della sanità privata che nelle emergenze cresce e prospera intervenendo a caro prezzo – è il caso di dire – offrendo servizi che comunque gravano sul bilancio della sanità pubblica.

«Ci sono alcuni servizi che ormai sono stati demandati completamente al privato – insiste Mercante – penso alla riabilitazione, alla salute mentale alla neuropsichiatria infantile ma anche alcune chirurgie come quella protesica e quella della prostata».

Si tratta di attività svolte per lo più in piccole cliniche private mentre nei confronti della sanità pubblica si è voluto concentrare in grandi strutture chiudendo molti centri di assistenza sul territorio penalizzando i cittadini, spesso anziani, che vivono in quei comuni dell’entroterra.

Per andare nella direzione auspicata secondo Anaao Marche occorrono condivisione e trasparenza nei processi decisionali, meno competizione e più integrazione del rapporto pubblico-privato e infine più controllo sociale sul territorio.

«La sfida si gioca adesso pensando anche ai fondi destinati alla sanità col Recovery Fund: se falliremo anche stavolta non ci sarà un’altra possibilità», ha concluso il segretario regionale