ANCONA – Due nuovi primari già operativi all’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche. Sono stati presentati stamattina 19 marzo dal direttore generale Aoum, Armando Marco Gozzini, e sono Antonella Poloni, nuovo direttore Sod clinica ematologica, e Marco Marini, nuovo direttore Sod cardiologia ospedaliera e Utic. I due professionisti hanno assunto di recente le funzioni dirigenziali, sostituendo due colonne dell’azienda dell’ospedale di Torrette, cioè Gian Piero Perna e Attilio Olivieri, entrambi andati in pensione. Al loro posto entrano a far parte dello staff dirigenziale dell’ospedale due “figli” del polo ospedaliero universitario di Ancona, visto che entrambi hanno studiato e si sono laureati all’Università Politecnica delle Marche. «Abbiamo diversi primari da presentare nel corso del 2025 e li presenteremo singolarmente – ha spiegato il direttore generale, Armando Marco Gozzini – anche per raccontare chi sono i nostri primari, qual è la loro storia, il loro percorso. In questo caso è un percorso che nasce per entrambi all’interno di quest’azienda, figure che si sono formate qui e che arrivano all’apice della loro carriera coronando quella che è l’aspettativa di una figura sanitaria che desidera raggiungere l’apicalità operativa. Gestire una struttura ospedaliera vuol dire non solo gestire la parte clinica ma anche quella organizzativa, avere tante caratteristiche che non sono solo quelle di un ottimo medico ma anche quelle di saper tenere insieme un gruppo di lavoro, formarlo e stimolare gli obiettivi di squadra».
Antonella Paoloni è nata a Macerata, Nel marzo del 1992 ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia all’università di Ancona e fino all’inizio degli anni Duemila ha maturato numerose esperienze professionali nella ricerca in ematologia, in particolare nel trapianto del midollo osseo, nella ricerca di base sulle cellule staminali e sul microambiente emopoietico, nelle sindromi mielodisplastiche e nelle leucemie acute. Dopo numerose esperienze all’estero, nel 2000 ha acquisito la specializzazione in ematologia, sempre ad Ancona. Dal 2022 è direttore della scuola di specializzazione in ematologia e titolare di numerosi corsi didattici alla facoltà di medicina e chirurgia dell’Univpm.
«Sono 35 anni che sono qui, mi sono laureata e specializzata ad Ancona, il dottorato l’ho frequentato a Parigi – ha raccontato Antonella Paoloni – ma devo tutto al professor Leoni e al professor Olivieri che sono stati i miei maestri. Ho una squadra di colleghi molto entusiasti e dediti al loro lavoro e insieme a loro cercherò di portare avanti quello che hanno fatto i miei maestri. Ematologia è un settore in crescita, specialmente negli ultimi anni, svilupperemo ancora il settore, soprattutto delle malattie rare e dei trapianti, delle Car-T, tutto questo con l’aiuto della direzione».
Marco Marini è originario di Falerone ma osimano d’adozione, nel 2000 s’è laureato all’università di Ancona e nel 2004 ha ottenuto la specializzazione in cardiologia, sempre nel medesimo ateneo. Dopo varie esperienze professionali alla clinica Villa Serena di Jesi e negli ospedali di Macerata e Senigallia, dal 2009 è stato in servizio come dirigente medico al Lancisi di Torrette. Dal 2020 è stato responsabile della Struttura operativa semplice di terapia intensiva cardiologica. Ha ricoperto anche incarichi di rilievo nazionale. «È un onore ricoprire questo incarico – ha aggiunto Marco Marini –. Anch’io rappresento la marchigianità, tutta la mia crescita è stata all’interno di quest’azienda. Rappresento oggi la direzione di una struttura che è centrale, all’interno del dipartimento cardiovascolare, un dipartimento che tutti conoscono, centrale per l’azienda e di riferimento a livello nazionale. Ho un gruppo di medici e infermieri encomiabili per spirito di sacrificio e competenze. Obiettivi che ci poniamo: essendo una cardiologia all’interno di un dipartimento, lavoriamo quotidianamente insieme a professori universitari, il mio obiettivo è mantenere questa collaborazione presente e costante tutti i giorni. Poi ci dobbiamo contraddistinguere sempre di più per essere il polo centrale della nostra regione, in grado di trattare alcune patologie nel migliore dei modi solo qui, come punto di riferimento di tutta la cardiologia regionale».