Ancona-Osimo

Ospedale di Torrette, infortuni in calo

Nominato il nuovo RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) e ricostituita, dopo 15 anni, la compagine degli RSL (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza)

L'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona

ANCONA – Calano sensibilmente gli infortuni agli Ospedali Riuniti di Ancona. È quanto è emerso nel corso della riunione  periodica che si è tenuta ieri mattina (11 gennaio) tra la direzione dell’Azienda Ospedaliera e rappresentanti della sicurezza. Secondo il report presentato dagli Ospedali Riuniti, nel 2018 le denunce per infortunio sono diminuite del 20% circa rispetto all’anno precedente. Le denunce sono passate dalle 292 del 2014 alle 219 del 2018, mentre nel 2017 erano 270.

Tra gli incidenti più frequenti, le punture accidentali e gli infortuni da movimentazione di pazienti e carichi pesanti.
Cadute, scivolamenti e contatto con fluidi biologici e sostanze chimiche, sono le altre cause di infortunio.
Antonello Maraldo, direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona

«La direzione aziendale è particolarmente soddisfatta del buon andamento del settore che disciplina gli infortuni e le malattie professionali – spiega il direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona Antonello Maraldo – perché nel 2018 si è registrato un forte decremento rispetto all’anno precedente, specie per quanto concerne le denunce di infortunio. Un trend positivo legato agli investimenti che l’Azienda Ospedaliera ha realizzato in questi anni per la sicurezza dei lavoratori. Investimenti che hanno riguardato soprattutto formazione e attrezzature».

Tra le dotazioni di sicurezza adottate dagli Ospedali Riuniti, i sistemi chiusi per l’utilizzo della formaldeide, in modo da eliminare il rischio chimico, i sistemi per la movimentazione dei carichi per ridurre il rischio di traumi alla colonna e dispositivi per evitare le punture accidentali. Insomma tutta una serie di innovazioni tecnologiche che, come sottolinea Maraldo, «hanno prodotto benefici non solo in termini di sicurezza, ma anche in termini economici, sfruttando gli sconti che l’Inail mette a disposizione sulla tariffa».
In maniera riflessa ne beneficiano anche i pazienti dal momento che, come evidenzia il direttore amministrativo, «la sicurezza investe in maniera globale tutte le persone che hanno a che fare con l’Ospedale». Maraldo ha poi evidenziato l’intenzione dell’Azienda di investire nello studio dello stress da lavoro correlato, un ambito che vede gli Ospedali Riuniti ancora in prima fila, come unica azienda italiana ad avere una convenzione con la direzione centrale Inail: «Stiamo partecipando alla redazione delle nuove linee guida per la seconda release dello stress da lavoro correlato», ha precisato il direttore amministrativo.
La riunione. A sinistra Antonello Maraldo, Michele Caporossi e Andrea Andreanelli

Fresco di nomina a Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), Andrea Andreanelli che esprime soddisfazione per l’incarico: «è il coronamento di un percorso professionale avviato nel 1999». Tra i primi obiettivi di Andreanelli «un lavoro di verifica statistica destinato ad evidenziare i punti di forza dell’attività svolta negli ultimi anni anche attraverso l’introduzione di sistemi di sicurezza atti ad abbassare i livelli di rischio a carico dei lavoratori che si ripercuote gioco forza sull’efficienza del personale stesso».

Andreanelli succede all’ingegner Nicola Regine, rimasto in carica come RSPP fino al 31 dicembre quando è andato in pensione: Maraldo ha voluto ringraziare l’ex RSPP «per il prezioso contributo fornito con la collaborazione».
Altra novità importante la ricostituzione, dopo 15 anni, della compagine degli RSL (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezzacostituita da 17 dipendenti, dei quali 12 del comparto e 5 dell’area dirigenziale.