Ancona-Osimo

Ancona, sanitari no-vax: consegnate le prime raccomandate all’ospedale di Torrette

Sono 5 i dipendenti messi in ferie da oggi, per il sesto, in malattia, le ferie scatteranno al suo rientro. Ecco i criteri fissati dall'azienda per il ricollocamento degli operatori non in regola con l'obbligo vaccinale

ANCONA – Sono state inviate questa mattina le raccomandate con le quali la direzione degli Ospedali Riuniti di Ancona ha comunicato ai dipendenti non vaccinati contro il Covid-19 che da oggi – 10 agosto – sono stati posti in ferie d’ufficio. Una comunicazione consegnata a mano, per scongiurare l’eventualità che la pec non venisse letta in tempo.

Cinque i dipendenti interessati dal provvedimento assunto dalla direzione di Torrette per ottemperare al decreto che impone l’obbligo vaccinale ai sanitari; al sesto, attualmente in malattia, verrà fatta comunicazione al termine del periodo di malattia.

Ma intanto tra i dipendenti che hanno ricevuto la raccomandata, tutti del Comparto (infermieri, Oss, tecnici di laboratorio e altre figure) c’è già un dipendente che ha subito proceduto a mettersi in regola con l’obbligo vaccinale, facendosi somministrare la prima dose del siero, già inoculata nel pomeriggio di oggi nel punto vaccinale di Torrette, al piano terra. Un altro dipendente invece ha reagito male all’ipotesi della sospensione senza retribuzione, e al momento della consegna della raccomandata ha manifestato verbalmente il suo dissenso.

I sanitari sono da oggi in ferie d’ufficio per 48 ore. La commissione multidisciplinare istituita ad hoc, di concerto con il medico competente, sta vagliando l’esistenza di posizioni non a rischio di diffusione del virus, dove ricollocare questi dipendenti. Ma se non verranno individuate, trascorsi questi due giorni scatterà la sospensione senza stipendio. Per il dipendente che si è vaccinato, il provvedimento di sospensione verrà meno. Domani si riunisce nuovamente la commissione.

Nella giornata di ieri la commessione ha messo nero su bianco in una determina i criteri per il ricollocamento dei dipendenti in aree a basso rischio di diffusione Covid. Tre le soluzioni individuate: ricollocare i dipendenti non vaccinati in stanze singole, al di fuori delle aree sanitarie, ovvero dei reparti e degli ambulatori e dunque dove non sono presenti pazienti e altri colleghi.

I dipendenti non in regola con l’obbligo vaccinale possono anche lavorare all’aperto con mascherina e distanziamento di almeno un metro, ma in questo caso al momento a Torrette non risultano posizioni di questo tipo.
L’altra soluzione individuata è quella dello smart working. In pratica i sanitari non vaccinati possono svolgere solo lavori tecnico-amministrativi, ma non essendoci stanze singole libere, è probabile che per loro già dal terzo giorno dalle ferie d’ufficio scatti la sospensione.

Diverso il percorso per i sanitari che non hanno potuto vaccinarsi contro il Covid per patologie non compatibili con la vaccinazione, per loro naturalmente non scatterà la sospensione, ma le ferie remunerate.