ANCONA – Un arcobaleno di fumogeni per un sì in spiaggia. È quanto successo qualche giorno fa, all’alba del 30 giugno, alla spiaggia del Passetto, ad Ancona. Qui, Sara ha chiesto a Roberta di sposarla. Si chiude dunque con una proposta di matrimonio inaspettata, il mese del Pride, ad Ancona.
I fumogeni multicolore hanno fatto da cornice alla storia d’amore tra Roberta Petetti e Sara Malak. Social media manager la prima, insegnante la seconda, le due 34enni anconetane, che risiedono in provincia, sono state le protagoniste di una giornata mozzafiato immortalata dalla fotografa Arianna Moroni, col suo gruppo Albisti Anonimi.
Tutto questo, nemmeno a farlo apposta, è accaduto l’ultimo giorno di giugno, mese del Pride, che celebra l’amore in tutte le sue sfumature. «Sono stata io a voler fare una sorpresa a Roberta – evidenzia Sara –. L’ho svegliata all’alba con la scusa di un servizio fotografico al Passetto. Lei non ha sospettato niente fino all’ultimo. Devo ringraziare la mia amica Arianna Moroni che ci ha aiutato».
Le due ragazze si conoscono da quando avevano 15 anni, ma poi «ci siamo perse di vista» e ognuna ha fatto la propria vita. Sara ha avuto un marito, dalla cui unione sono nati due figli, ormai adolescenti e Roberta portava tranquillamente avanti il proprio lavoro. Poi, la vita mescola le carte del destino ed ecco che tra Roberta e Sara fioriscono 5 anni d’amore. Ora, sono felici e convoleranno a nozze tra circa un anno, «giusto il tempo di organizzare tutto» – dicono.
«È stato bellissimo. Sara ha organizzato tutto alla perfezione – racconta Roberta. Quando sono arrivata in spiaggia, ho notato una bottiglia vicino al mare con un messaggio dentro. Pensavo l’avesse lasciata qualcuno la sera prima e l’ho aperta per curiosità, volevo leggere il messaggio». È bastato qualche secondo per realizzare tutto: «Leggevo e mi guardavo intorno. Vicino a me, c’era uno scrigno con un anello. Tutti indossavano abiti da cerimonia e riprendevano con gli smartphone: è in quel momento che ho capito tutto, anche se poi – ride – ci ho messo 24 ore per metabolizzare».
«I miei figli? Sono stati contenti – fa sapere Malak – loro conoscono bene Roberta». Se sia capitato qualche episodio spiacevole per via del loro amore? «A volte succede, l’ultimo di recente, quando un collega di Roberta ci ha invitato per una grigliata e ha chiesto esplicitamente di fingere di non stare insieme né di avere comportamenti intimi, visto che i suoi genitori – ha detto – erano contrari all’argomento. In quel frangente, non ho potuto essere la vera Sara».
«Ma coi genitori dei compagni di classe dei miei figli non ho mai avuto problemi – continua –. Se c’è confidenza, lo dico che amo una ragazza e non è mai successo nulla di strano, neppure a lavoro. Sì, capita di uomini che fanno gli sciocchi, poiché due donne, per qualcuno, sono il desiderio maschile per eccellenza. Il Ddl Zan? Ero sicura passasse, ma c’è stata troppa disinformazione, però sono convinta che le cose cambieranno e spero che in futuro venga ripreso in considerazione».
Intanto, allargando gli orizzonti al di fuori delle Marche, mentre in Italia il matrimonio egualitario è al momento un’utopia e si discute ancora sull’opportunità di una legge contro l’omofobia (che tuteli pure l’abilismo), nel comune più piccolo della penisola, Morterone, in Lombardia, grazie (anche) alla destra forzista, chi insulta le coppie Lgbt (lesbiche, gay, bi e transessuali) verrà multato. «Misura giusta che fa parte – secondo Sara – di una società civile, rispettosa ed inclusiva. Anche se capitasse un solo caso di discriminazione l’autore andrebbe punito».
E a proposito di scuola, visto che Sara è un’aspirante docente, lei stessa racconta di quando ha detto ai suoi alunni di amare una donna: «Una volta successe che in una classe dissi di stare con una persona del mio stesso sesso. I ragazzi sono rimasti tranquilli e hanno capito il mio timore nel non volerlo dire. In questi giorni, alcuni di loro mi hanno persino fatto gli auguri» – riflette Malak.
«Gli adolescenti di oggi non sono il male. Io ho fiducia in loro, perché hanno gli strumenti per includere le diversità». Questo il messaggio che vorrebbe passasse: «Non si sceglie chi amare, succede e basta. L’amore tra persone dello stesso genere non vale meno dell’amore etero. Sono quasi 5 anni che io e Robi stiamo insieme, nel bene e nel male. Ci siamo sempre supportate, in ogni sconfitta e per ogni traguardo, proprio come nelle coppie che semplicemente si amano».