Ancona-Osimo

Ancona, scappa dal marito violento e dorme su una panchina

Una donna di 30 anni salvata dai city angels. Da due settimane viveva per strada al viale. «Quell'uomo mi priva della libertà, non mi fa lavorare, è geloso e violento. Non voglio più tornarci»

ANCONA – Ha 30 anni, è bielorussa e da due settimane viveva su una panchina al viale della Vittoria. La sua vita adesso può cambiare grazie all’incontro con i city angels, i volontari che si occupano anche dei senzatetto. Giovedì sera Patrizia Guerra, la mamma coraggio che ha portato l’associazione milanese anche ad Ancona diventandone la coordinatrice locale, l’ha avvicinata dopo averla notata da sola, in piena notte, su una panchina all’altezza di piazza Diaz.

«Ci ha raccontato la sua storia – dice Guerra – è scappata da un marito violento, dall’Emilia Romagna, ed è arrivata fino ad Ancona. Quando l’ho vista sulla panchina ho capito che non era una cittadina normale che se ne stava lì a prendere il fresco». Giovedì sera Patrizia era uscita per fare due passi con un’altra city angels, erano senza divise perché l’associazione riprenderà l’attività a settembre. Ha visto la donna, si era accomodata su una panchina, con lei una busta con pochi effetti personali. «Sono scappata da mio marito – le ha raccontato la giovane donna -, ora dormo in strada. Non ho famiglia, sono stata abbandonata alla nascita e poi data in affido a una famiglia di Bari. Lì ho trovato marito e mi sono sposata trasferendomi in Emilia. Ma quell’uomo mi priva della libertà, non mi fa lavorare, è geloso e violento. Non voglio più tornarci».

Per fuggire ha approfittato di un giorno di mercato, l’unico in cui le permetteva di uscire. Anche un negoziante di Ancona giovedì si è avvicinato a Patrizia mentre cercava di capire come aiutare la giovane donna, è Marco Puca di “Laboart”, l’attività di restauro e rilegatura di via Isonzo. Ha visto quelle donne da sole, di notte, si è avvicinato per vedere se avevano bisogno di aiuto. Insieme a Patrizia ha chiamato la polizia. Alla Caritas non avevano posto per donne per accoglierla. Così ha detto lei stessa. «Ci sono stata – ha detto – ma per dormire non avevano camere per donne». La polizia ha portato in questura la bielorussa per contattare altre strutture che aiutano i senzatetto e trovarle un posto per toglierla dalla strada.