ANCONA – Dal 30 novembre al 3 dicembre al Teatro delle Muse arriva La guerra dei Roses dal romanzo di Warren Alder diretto da Filippo Dini, con Ambra Angiolini nella parte che fu di Kathleen Turner nel film di successo di Danny De Vito. È una commedia “nera” dalla cattiveria e dal ritmo unici, una spietata critica nei confronti dell’istituzione familiare, delle sue ipocrisie, dei suoi scheletri nell’armadio e, soprattutto, del perbenismo della filosofia borghese americana.
La storia de “La guerra dei Roses”, romanzo di Warren Adler divenuto noto grazie alla fama dell’omonima pellicola con Michael Douglas e Kathleen Turner, è nota. Due coniugi, Barbara e Jonathan Rose, dopo 18 anni di amore cominciano a detestarsi e a farsi la guerra in vista della separazione. La vicenda degli sventurati amanti è narrata con la forza e le invenzioni nere e deformanti di uno Shakespeare pulp (alla “Tito Andronico”, vedi la sorte degli animali domestici). L’autore del romanzo mostra al tornasole le rabbie represse dei sentimenti sopiti dietro le foto di famiglia sorridenti e prodotte in serie, e si diverte non poco a dare loro libero sfogo, in un susseguirsi di cattiverie, di vendette, di violenze psicologiche ma non solo, condito da un macabro sense of humour.
Sul palcoscenico Ambra Angiolini e Matteo Cremon con un divorzio sotto lo stesso tetto che sprofonda nel macabro e nell’oscuro, ma non senza effetti comici. Lui ricco e ambizioso uomo d’affari, tronfio della sua fortunata carriera, lei una moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa, con amore, stima profonda e un pizzico di fascinazione per le piccole e grandi comodità conquistate. Una commedia straordinaria, raffinata e caotica al tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle, che trova in teatro il suo terreno d’elezione. Lo spettacolo è una Produzione La Pirandelliana, in coproduzione con Goldenart Production Srl e Artisti Riuniti Srl e l’orario di inizio degli spettacoli è alle ore 20.45 (domenica ore 16.30). Sul palco, oltre ad Ambra Angiolini e Matteo Cremon, anche Massimo Cagnina ed Emanuela Guaiana. La regia è di Filippo Dini, scenografie di Laura Benzi, costumi di Alessandro Lai, luci di Pasquale Mari e musiche di Arturo Annecchino.