ANCONA – La città di Ancona e la scherma dorica piangono la scomparsa di Maurizio Pennazzi: aveva ottantaquattro anni. Da sempre un personaggio molto conosciuto e apprezzato in città, dal carattere riservato ma deciso, era stato imprenditore di successo nel settore alimentare come agente di commercio, ma soprattutto per oltre quarant’anni era stato presidente del Club Scherma Ancona, vero simbolo della scherma cittadina, per lungo tempo a capo di una società che era stata la sua creatura e che lo scorso anno aveva ceduto al figlio Marco, diventato a sua volta presidente. Pennazzi aveva anche visto nascere il PalaScherma di via Monte Pelago, ad Ancona, che aveva sempre gestito con la sua società sportiva. E proprio in quel palas aveva visto nascere e crescere atleti di importanza nazionale e internazionale, come la fiorettista campionessa europea Serena Rossini e la stella del fioretto maschile Tommaso Marini, oggi entrambi al Club Scherma Jesi, ma anche Francesco Archivio, oggi maestro del club dorico. Tra l’altro era stato anche presidente del Rotary Club Ancona Conero, nel 1983-1984. Lascia la moglie Irma, e i figli Michele, Marco e Monica, il nipote Maurizio e i fratelli Massimo e Manfredo, come pure il nipote Marcello, figlio di Manfredo e storico sponsor con l’azienda Luciana Mosconi prima della pallamano anconetana e poi della pallacanestro. Lo sport è sempre stata una questione di famiglia: Maurizio Pennazzi nel 2016 era stato anche insignito dal Coni con il diploma al merito sportivo.
Questo il ricordo del presidente del Coni delle Marche, Fabio Luna: «La scomparsa di Maurizio Pennazzi è una grave perdita per tutto lo sport marchigiano, è stato un grande dirigente sportivo che ha dato tanto alla scherma anconetana ma non soltanto, contribuendo anche alla costruzione del PalaScherma. Nella sua società sono cresciuti tanti campioni, ma al di là di questo Pennazzi è stato sempre un punto di riferimento per la sua società e per tanti giovani schermitori. Di lui ricorderemo sempre la sua puntualità e precisione in tutto ciò che ha organizzato a nome della sua società, come per esempio la Coppa Italia che oggi si svolge al PalaIndoor e che è indubbiamente una sua creatura». La camera ardente è stata aperta oggi 24 luglio alle 11 alla casa funeraria Tabossi in via della Montagnola 13, mentre il funerale si svolgerà domani 25 luglio alle 16.30 al centro polifunzionale di Pietralacroce.