Ancona-Osimo

Scherma, l’Italia conquista Parigi. Ancona e Jesi danno lezioni di fioretto al mondo

L'anconetano Tommaso Marini conquista un oro che vale doppio, dopo l'intervento alla spalla. Argento per la jesina Elena Tangherlini

Tommaso Marini

ANCONA – La tappa di Coppa del Mondo di scherma a Parigi si tinge d’azzurro, ma soprattutto parla anconetano e jesino. Il trionfo tricolore con ben sei italiani sul podio al maschile e al femminile, infatti, vede protagonisti l’anconetano del Club Scherma Jesi e Fiamme Oro, Tommaso Marini, e la jesina del Club Scherma Frascati ed Esercito, Elena Tangherlini. Stasera Tommaso Marini, che lo scorso anno ha conquistato il titolo mondiale a Milano, ha centrato la medaglia d’oro superando in finale Alessio Foconi per 15 stoccate a 12 dopo essersi imposto in semifinale per 15/9 su Filippo Macchi, al terzo posto Guillaume Bianchi e, appunto, Filippo Macchi, in un tripudio tricolore. Al femminile, invece, Elena Tangherlini ha dovuto accontentarsi dell’argento, arrendendosi per 15 stoccate a 13 alla cinese Qingyuan Chen dopo aver superato in semifinale in extremis 15/14 la compagna in azzurro Martina Favaretto, giunta terza insieme alla canadese Guo Jessica Zi Jia.

Nella giornata che consacra la scherma azzurra sul tetto del mondo Ancona e Jesi mostrano i loro campioni, con il CT della nazionale, lo jesino Stefano Cerioni, che porta ben quattro dei suoi atleti sul podio del fioretto maschile. Il giorno di festa per Ancona e Jesi passa in archivio come una data da ricordare per la scherma italiana: storica e clamorosa, infatti, l’impresa del fioretto maschile azzurro sotto la torre Eiffel, nella tappa di Coppa del Mondo più affascinante del circuito: sul sontuoso palcoscenico di uno Stade Pierre de Coubertin come sempre gremito, sono i quattro moschettieri azzurri che prima hanno conquistato la certezza del podio e poi si sono affrontati per spartirsi le medaglie in palio in un tabellone dei “top 4” che somiglia a quello di un Campionato italiano assoluto. Una straordinaria prova di forza per il fioretto maschile italiano: se per l’Italia s’è trattato di una pagina storica, per la scherma marchigiana e jesina è stata solo un’altra tappa dal sapore iridato. “Solo” un appuntamento di Coppa del Mondo, ma di quelli che lasciano il segno e, soprattutto, lasciano intravedere grandi prospettive per il fioretto di casa nostra in ottica di anno olimpico e dunque in vista dell’appuntamento che vale di più: quello fissato nella capitale francese tra pochi mesi.