Ancona-Osimo

Scherma, per Tommaso Marini a Basilea anche un bronzo a squadre

L'anconetano del Club Scherma Jesi e delle Fiamme Oro in evidenza agli Europei dove martedì ha centrato anche la medaglia d'oro individuale

Tommaso Marini

ANCONA – Stavolta Tommaso Marini ha dovuto accontentarsi del bronzo. Pur sempre europeo. Dopo l’oro conquistato martedì scorso per la prima volta in carriera sulle pedane di Basilea, l’anconetano del Club Scherma Jesi e delle Fiamme Oro nella gara a squadre insieme ad Alessio Foconi, superato in finale proprio martedì, a Guillaume Bianchi e Filippo Macchi, ha centrato il terzo gradino del podio superando per 45 stoccate a 25 la Polonia. In precedenza gli azzurri, ammessi ai quarti di finale per diritto di ranking, prima avevano debuttato contro il Belgio vincendo d’autorità con il punteggio di 45-28 per poi arrendersi in semifinale contro l’Ungheria al termine di una sfida punto a punto terminata 44-43. L’Italia del fioretto maschile, alla prima in una grande competizione dopo il ritiro forzato di capitan Daniele Garozzo, è stata però bravissima a ricompattarsi e a mettere in pedana tutta la voglia di medaglia, conquistandola nella finale per il bronzo superando la Polonia.

Martedì scorso in Svizzera Tommaso Marini, campione del mondo in carica, aveva centrato l’oro, il suo primo oro europeo, superando in finale il compagno di squadra Alessio Foconi con il punteggio di 15-4. Una medaglia pesante e tutta in prospettiva, a poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi, visto che il ranking mondiale vede al momento Marini al terzo posto dietro all’americano Nick Itkin e al cinese di Hong Kong, Cheung Ka Long. «Lavoreremo su cosa abbiamo sbagliato in semifinale, perché dagli errori è importante imparare, ma siamo contenti di questa medaglia e orgogliosi della nostra reazione che ci ha portato a disputare un assalto per il terzo posto d’ottimo livello – ha detto la squadra azzurra al termine della sfida per il terzo posto –. Conosciamo il nostro valore e vogliamo dimostrarlo sino in fondo ai Giochi Olimpici».